E’ stata aggiudicata in via provvisoria, la gara per il rinnovo di quattro stazioni della metro A di Roma. A superare il vaglio della commissione giudicatrice il raggruppamento temporaneo di impresa composto dall’azienda milanese Teicos Ue srl e dall’IGPDEcaux Spa.

Quest’ultima, oltre ad essere l’attuale titolare della concessione per lo sfruttamento degli spazi pubblicitari nella metropolitana e sulle vetture del trasporto pubblico di superficie di Roma, aveva presentato ad Atac una proposta di “finanza di progetto” per le attività di progettazione e realizzazione degli interventi da effettuare nelle stazioni di Spagna, Cipro, Ottaviano e San Giovanni. La gara si è ora conclusa e, una volta completati altri passaggi, si potrà dare il via ai lavori di un intervento dall’importo complessivo di 235 milioni di euro.

Il progetto prevede un restyling delle banchine, gli atri ed eventuali livelli intermedi. Attenzione poi alla risoluzione dei problemi di infiltrazione d’acqua, visto soprattutto lo stato di alcuni degli scali che presentano importanti ammaloramenti. I lavori nelle quattro stazioni costeranno 23,2 milioni di euro, con un contributo pubblico (l’unico previsto) di 10 milioni di euro che arriva da fondi giubilari. Soprattutto, dovranno essere completati prima del Giubileo 2025.

È prevista anche una seconda fase dei lavori, che partirà con la predisposizione dei progetti di fattibilità tecnico-economica delle restanti 23 stazioni della Linea A, le cui opere saranno realizzate a cura di Atac. I soldi, dilazionati in 13 anni, ce li metterà il privato, compreso il canone complessivo di 89,4 milioni e i costi di gestione e manutenzione dell’upgrade tecnologico per 3,2 milioni. Tra le voci di spesa c’è quello degli altri “costi operativi” pari a 124 milioni di euro e sono soldi riferiti alle attività che il concessionario svolgerà nelle stazioni negli anni della convenzione.

Trattandosi di project financing sono previsti dei ritorni per il privato che, in cambio, realizza i lavori. L’IGPDecaux, che ha quindi vinto la gara per realizzare il progetto che aveva sottoposto ad Atac, avrà, una volta confermata l’aggiudicazione, la concessione dello sfruttamento commerciale degli spazi pubblicitari sui mezzi di superficie e sulle vetture e nelle stazioni della metropolitana del Tpl di Roma per i prossimi 13 anni. L’azienda, quindi, conta di rientrare dello sforzo economico per i lavori di restyling grazie alla pubblicità che dovrà coprire anche il canone per la concessione che ammonterà alla fine dell’accordo, ad 89 milioni di euro.

Il privato, infine, dovrà effettuare un “upgrade” dell’asset pubblicitario in metro tramite fornitura, installazione e manutenzione di impianti pubblicitari ad alta tecnologia: 166 totem digitali, di cui 80 per nuove istallazioni e 86 in sostituzione di impianti analogici preesistenti; 54 totem digitali cross track in 5 stazioni; 3 ledwall da 10mq ciascuno, uno per stazione. Infine, una quota rilevante dei nuovi impianti sarà destinata alla creazione del circuito pubblicitario della metro C, che sarà esclusivamente digitale.

Fonte: Roma Today