Per il monitoraggio e il controllo della sosta negli stalli dedicati al car sharing di Roma Capitale, gestito da Roma Mobilità, sono stati installati dei sensori a tripla tecnologia: sensore di luce ambientale, tecnologia infrarossa e sensore magnetico.

Contestualmente, per il riconoscimento automatico dei veicoli car sharing, all’interno di ogni mezzo è stato installato un dispositivo autoalimentato – cosiddetto token o trasponder – dotato di connessione Bluetooth in grado di comunicare, al momento del parcheggio, al sensore di stallo un codice identificativo univoco.

I sensori rilevano l’occupazione degli stalli riconoscendo quando questa avviene da parte di vetture autorizzate rispetto a veicoli non autorizzati che quindi parcheggiano in modo illecito negli spazi destinati alla sola flotta di auto in condivisione.

I sensori posizionati nello stallo  comunicano al centro ogni cambiamento di stato (libero/occupato) unitamente, se disponibile, al codice univoco del trasponder permettendo così di identificare il veicolo che ha parcheggiato.

Infatti quando una vettura parcheggia nello stallo in caso di vettura car sharing, trasmette un codice univoco che ne permette il riconoscimento in caso contrario l’auto sarà classificata come “abusiva” e “non autorizzata alla sosta”. In questo modo, per gli operatori di RSM sarà possibile sapere in diretta quando lo stallo è libero oppure occupato e in questo secondo caso se lo sia in modo lecito o no.

A supporto degli ausiliari del traffico è stata, inoltre, sviluppata una App che segnala su lista e su mappa le aree dove è presente una violazione.

Un sistema fondamentale per il controllo della sosta, perché affina le potenzialità delle verifiche effettuate dagli ausiliari che possono intervenire a colpo sicuro sugli eventuali veicoli in sosta abusiva negli stalli car sharing. Ma un sistema efficace anche per il monitoraggio, con la possibilità di elaborare dati importanti a livello statistico.

Questa misura rappresenta, sia per la soluzione tecnologica adottata che per i volumi – oltre 337 stalli e 200 veicoli – la più completa esperienza condotta in Italia e che ha ulteriori possibili sviluppi futuri in altri contesti per garantire il rispetto delle regole.

Gli stessi dispositivi, già sperimentati per la sosta dei bus turistici, potranno infatti essere utilizzati ad esempio per i parcheggi disabili e per gli stalli del carico e scarico merci.

fonte: Comune Roma