A seguito della conclusione della Conferenza di Servizi, con il parere favorevole di tutti i soggetti coinvolti, è stato approvato il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica della Chiusura Anello ferroviario di Roma: Lotto 1A Valle Aurelia – Vigna Clara.
Il progetto prevede la realizzazione di un raddoppio di binario tra le due stazioni dopo la recente attivazione della stazione Vigna Clara. La realizzazione del nuovo binario in aggiunta a quello esistente consentirà di incrementare il numero delle corse e istituire un servizio metropolitano cadenzato.
Obiettivo dell’intervento di Chiusura dell’Anello ferroviario è potenziare l’offerta commerciale passeggeri nel nodo di Roma e garantire maggiore accessibilità al sistema ferroviario.
Un’infrastruttura indispensabile per il quadrante nord di Roma, che quando realizzata potrà garantire ai cittadini di usufruire di un servizio metropolitano cadenzato per un collegamento frequente con il centro della città.
I successivi passi saranno l’approvazione del progetto definitivo in conferenza dei servizi decisoria, quindi l’avvio dei cantieri previsti entro il secondo semestre del 2024.
La chiusura dell’anello ferroviario è prevista in tre lotti:
- Lotto 1: tratta Valle Aurelia-Vigna Clara;
- Lotto 1A: attivazione raddoppio tratta Valle Aurelia-Vigna Clara prevista per l’anno 2025;
- Lotto 1B: prolungamento tratta Vigna Clara-Tor di Quinto, con attivazione nel 2027;
- Lotto 2: realizzazione tratta Tor di Quinto-Val d’Ala e modifiche al piano del ferro di Roma Tiburtina, entro il 2029;
- Lotto 3: completamento bivio Pineto (connessione con linea tirrenica Roma-Civitavecchia) e bivio Smistamento (connessione con Linea Lenta Roma-Firenze), prevista per il 2031.
Attualmente solo il lotto 1 è integralmente finanziato, mentre dal lotto 2 sono stati recentemente stornati 175 €mln finanziati dal PNRR per impossibilità di attivare l’opera entro il 31 dicembre 2026, così come richiesto dall’Unione Europea. La tratta Tor di Quinto-Val D’Ala dovrebbe essere rifinanziata con fondi ordinari del MIT nella legge di bilancio recentemente approvata in Parlamento.
fonte: RFI