Rendere le strade intorno alle scuole più sicure e soprattutto più abitabili, luoghi di socialità e incontro: entro la consiliatura l’obiettivo è pedonalizzare l’area attorno a 110 istituti ed è già partita la sperimentazione in cinque scuole che presto diventeranno sette. I tecnici del Comune in questi giorni sono entrati in azione muniti di segnaletica per bloccare il traffico di fronte alla scuola Giacomo Gioacchino Belli in via Col di Lana nel primo municipio e alla Giuseppe Garibaldi nel settimo, in via Mondovì.

La prima pedonalizzazione risale a un anno fa e ha riguardato l’istituto comprensivo Regina Elena in via Puglie, sempre nel primo municipio. Un progetto iniziato in epoca Veltroni. Ora l’intenzione è metterci meno di vent’ anni per ciascuna scuola e così la sperimentazione continuerà presso l’istituto comprensivo Dante Alighieri e il Guicciardini ( entrambi nel municipio I).Anche in periferia arriveranno le strade in cui bambini e ragazzi, una volta suonata la campanella, potranno continuare a stare insieme in sicurezza con genitori e insegnanti: il progetto riguarda anche il San Vittorino Corcolle nel VI municipio e altre due scuole nel XV che stanno terminando la redazione dei progetti.

Gli interventi di pedonalizzazione vengono attuati posizionando dissuasori del traffico come le fioriere lungo i fronti dei plessi scolastici. In alcuni casi si tratterà di chiusure al traffico; in altri casi si tratta di messa in sicurezza pedonale dei fronti scolastici, ad esempio allargando e rialzando il marciapiede inmodo che le auto rimangano lontane dall’ingresso della scuola e installando dossi antivelocità.

Le strade scolastiche sono «un tassello fondamentale della nostra strategia che promuove le scuole aperte al pomeriggio, i patti educativi di comunità e la collaborazione stretta tra istituzioni culturali e scuole».

Per il titolare dei Trasporti Eugenio Patanè «la mobilità scolastica sostenibile e la realizzazione delle strade scolastiche è una delle priorità. Soluzioni per creare un ambiente sicuro, favorire l’autonomia, la salute e la sicurezza dei bambini e incentivare la mobilità pedonale e ciclabile».

fonte: Repubblica Roma