La manifestazione è confermata. Alle 16.30 di venerdì 27 ottobre i residenti della Romanina si sono dati appuntamento in via Petrocelli per chiedere di “investire nelle periferie, per non essere investiti”. Perché, nel quadrante protagonista di tanti drammatici incidenti, gli interventi promessi non sono arrivati. E non è chiaro quando verranno realizzati.
Le risposte attese dai residenti
La commissione mobilità di Roma Capitale, organizzata il 25 ottobre e quindi a pochi giorni dalla mobilitazione, non è stata sufficiente a fornire le indicazioni che i residenti attendono. “Abbiamo bisogno di risposte certe e di fatti concreti nell’immediato” rivendicano ora gli organizzatori della mobilitazione, che chiedono a “tutte le istituzioni” quindi sia a quelle municipali che a quelle comunali, “d’impegnarsi” a garantire una maggiore sicurezza stradale.
Gli interventi in agenda
La seduta, convocata dal consigliere democratico Giovanni Zannola, ha avuto il merito di mettere a confronto comitati, rappresentanti istituzionali e tecnici. Ma difronte alle richieste degli abitanti, le risposte giunte sono apparse ancora troppo aleatorie. Il presidente del municipio Francesco Laddaga ha promesso che l’incrocio tra via Ponte delle sette miglia e via Florian, sarà “uno dei primi 4 interventi che faremo sugli incontri pericolosi”. E’ dunque una priorità e non è l’unica strada del quartiere ad esserlo visto che “abbiamo chiesto di programmare, all’agenzia Roma servizi per la mobilità, isole salva pedoni su via Petrocelli”. Lì passerà un tram che, in futuro, modificherà l’assetto viario. Ma prima che ciò avvenga, occorre mettere in sicurezza la strada.
Altra promessa fatta è quella di realizzare “3 attraversamenti pedonali luminosi” alla Romanina, di cui dovrà farsi carico il Comune. Ma i residenti vogliono avere risposte puntuali. “Vorremmo sapere dove e quando saranno collocate queste isole salvapedone – ha obiettato in commissione Eleonora Raso, la presidente del Comitato di quartiere la Romanina – e vorremmo avere le stesse informazioni anche sugli attraversamenti luminosi. Ce n’era uno, in via Alimena in un punto anche pericoloso, ma non s’illumina più”.
La rotatoria ed i marciapiedi
Dal territorio arrivano anche altre richieste, come quella di una rotatoria su via Petrocelli che però, hanno spiegato i tecnici del dipartimento comunale, allo stato attuale “non si può realizzare”. Sul tema gli stessi dipendenti capitolini hanno però sollecitato l’intervento dell’ufficio tecnico municipale perché “un diverso assetto degli schemi di circolazione, potrebbe in parte risolvere il problema”. Qualche intervento verrà fatto, perché l’amministrazione municipale ha un appalto per la sicurezza che è stato già assegnato e che per partire necessita solo della firma di un direttore apicale.
Ci sarà invece da attendere per realizzare i marciapiedi. Sono stati richiesti dalla presidente del CdQ in via del Ponte delle sette miglia, dove andrebbero completati. Per quell’intervento “c’è stato un qui pro quo con l’assessora Segnalini avevamo capito che se ne sarebbe occupato il comune con i fondi del PNRR. Costano 600 mila euro e noi quei soldi ora non li abbiamo – ha spiegato l’assessora municipale ai lavori pubblici Antonella Di Giacomo – bisognerà chiederli nel prossimo bilancio”. Ma vanno realizzati, come vanno effettuati tutti quegli interventi necessari a migliorare la sicurezza, soprattutto dei pedoni, nel popoloso quadrante. Chi lo abita, stanco di aspettare, ha deciso di passare all’azione e la manifestazione pomeridiana in via Petrocelli ne rappresenta la dimostrazione.
fonte: Roma today