E’ trascorso un anno durante il quale non ci sono stati progressi. Ed è per questo che il 27 giugno, dodici mesi dopo l’ultimo appuntamento, torna su via Ostiense la “ciclabile umana”. Perché quel cantiere dedicato alla mobilità a pedali è stato smantellato. E sono troppi i progetti, destinati alle ciclabili, rimasti nei cassetti del Campidoglio.

Di seguito il comunicato delle associazioni organizzatrici:

Le associazioni denunciano la sospensione di un cantiere già avviato, giustificata con motivazioni pretestuose (la concomitanza di altri cantieri!) e con ambigue dichiarazioni come “vogliamo fare un progetto migliore”, “realizzare un Boulevard”.

Così, trascorsi dodici mesi, dell’infrastruttura già finanziata e appaltata è stato realizzato meno di un terzo del progetto originale. Modificato e sospeso, anche se pagato per intero…Un progetto da 430 mila euro per la realizzazione di una ciclabile di 2,1 km di cui sono stati realizzati solo 700 metri. Ma quanto dura la sospensione?E che fine hanno fatto i fondi?
Possibile che si impegnino in questo modo soldi pubblici senza delle tempistiche certe?

Il primo progetto aveva una data di fine cantiere gennaio 2024, ora cantiere sospeso. “Abbiamo aspettato anche troppo: per qualcuno evidentemente la ciclabilità non è una priorità.”

Su via Ostiense anche gli utenti del trasporto pubblico vengono considerati “cittadini di serie B” al pari di chi sceglie la bici come mezzo di trasporto urbano: sulla consolare non è sparita solo la ciclabile, anche la corsia preferenziale è ostaggio di un cantiere Terna che sembra non finire mai.

Un altro anno è passato, il Giubileo è alle porte e sulla via non abbiamo né la ciclabile, né il boulevard, né la preferenziale. Mentre le corsie “dedicate” alla doppia fila sono più floride e tutelate che mai..in una città soffocata da un numero abnorme e insostenibile di automobili, sulle cui strade muore una persona ogni tre giorni, la sicurezza stradale non può essere “sospesa a tempo da definirsi”.

Possibile che si realizzino solo tracciati in sede propria che non recano nessuna modifica all’assetto stradale? Nessun ripensamento degli spazi urbani? Mentre quando i cantieri per ciclabili sono realizzati su strade urbane vengono continuamente sospesi. Tra proteste, “proposte di miglioramento”, reclami delle istituzioni più disparate (Ministeri, Generali etc.), così come sta avvenendo con la ciclabile Termini Sapienza dove leggiamo sulla cartellonistica ancora esposta che il cantiere si sarebbe dovuto concludere a Febbraio 2024 e anche qui c’è invece stata una sospensione (tra l’altro nel tracciati sono previsti due cambi di corsia per soli 750 metri, vanificando l’utilità dell’opera). O come avvenuto per il Grab con i generali del 2 giugno che hanno chiesto e ottenuto che il cantiere partisse dopo la parata, cantiere anche questo ancora non partito . Ma con tutte queste interferenze quando la cambiamo questa città? Non esistono iter precisi e prestabiliti per la realizzazione di opere pubbliche?

Ci sembra che ognuno possa dire la sua in qualsiasi fase della realizzazione. Mentre i cittadini e le associazioni di categoria non vengono mai interpellati!

Per non parlare dell’interruzione della ciclabile Tevere per i lavori a piazza Pia dove non e’ stato predisposto o almeno indicato un tracciato alternativo!

Qui di seguito le ciclabili sparite nonostante siano stati appaltati ad Astral i lavori di realizzazione:
Chi l’ha vista la ciclOstiense?
Chi l’ha vista la chiusura dei lavori della ciclabile Termini-Sapienza?
Chi l’ha vista la ciclabile via Egeo – via Oceano Atlantico?
Chi l’ha vista viale Tirreno?
Chi l’ha visto il Grab? il 20% avrebbe dovuto essere realizzato entro il 30 Giugno 2024, poi sono stati assegnati altri fondi (via quelli del
PNRR dentro quelli ministeriali senza imminente scadenza, si ritorna alle origini, ricordiamo che il primo finanziamento del Grab risale all’era Del Rio…)
Chi l’ha vista la ciclabile di Via Giustiniano Imperatore?
Chi l’ha vista Ciclabile di Via Sartorio?
Chi l’ha vista viale XXI aprile – viale delle Province?
Chi l’ha vista via Lodi – via l’Aquila?
Chi l’ha vista Terminal Eur Laurentina – Tre Fontane?
Chi l’ha vista Piazza Cina – Eur?
Chi l’ha vista Magliana – Villa Bonelli?
Chi l’ha vista Circonvallazione Ostiense?
Chi l’ha vista via De Coubertin – via Pilsudski?
Chi l’ha vista viale città d’Europa – viale America?
Chi l’ha visto lungomare Vespucci?
Chi l’ha visto il viadotto dei presidenti?
Chi l’ha vista la ciclabile dalla Stazione Anagnina su via Tuscolana e via Anagnina, che comprenda lo scavallo del Grande Raccordo?
Chi l’ha visto il Prolungamento san Filippo neri – Giustiniana?

E soprattutto Chi l’ha visto il Biciplan? (Il Biciplan è il Piano della Mobilità ciclistica che dovrebbe essere adottato da ogni città e nasce per promuovere e intensificare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto per le esigenze quotidiane e le attività turistiche/ ricreative, migliorando la sicurezza dei ciclisti)

Quel motto “ciclabili sì, ma fatte bene”, tanto ripetuto in campagna elettorale, alla data di oggi suona come una menzogna!

Le associazioni
Associazione SalvaiciclistiRoma Mobilità Sostenibile VIII Biketoschool Roma
Streets for kids
Odissea Quotidiana
Fiab BiciPa
CdQ Torrino-Decima
Rebike AlterMobility
Fiab Roma BiciLiberaTutti
Metrovia
Fiab Roma Ruota Libera
Gruppo di lavoro mobilità sostenibile IV Municipio
Public space is yours
Associazione di Quartiere Collina della Pace odv
Movimento diritti dei Pedoni
Rete Vivinstrada
Le Bici Asd
Comitato Parchi Colombo
Associazione Orti Urbani Garbatella
Fiab Ostia in Bici
Scuola Libera Tutti
Marco Pietrobono Onlus
Sicuramente Pistelli Bike to SchoolAssociazione Genitori Giardinieri