A quattro giorni dal tragico incidente costato la vita alla ventenne Beatrice Bellucci, la via Cristoforo Colombo resta una delle strade più pericolose della Capitale. Le nuove rilevazioni effettuate dall’associazione Salvaiciclisti Roma con pistola radar Bushnell mostrano punte di 131 chilometri orari nel tratto urbano, più del doppio del limite consentito. Nonostante l’intenso traffico serale e i semafori tarati sull’“onda verde”, gli automobilisti continuano a spingere sull’acceleratore, con medie superiori ai 70 chilometri orari e frequenti violazioni dei limiti. “Qui corrono tutti, è la strada che si presta”, commenta un gestore di distributore lungo la Colombo, che di notte si trasforma in una sorta di autostrada urbana. L’episodio ha riacceso l’attenzione del Municipio VIII e del Campidoglio. Il presidente Amedeo Ciaccheri ha annunciato sopralluoghi urgenti con tecnici e polizia locale per accelerare le misure di sicurezza, mentre su input del sindaco Roberto Gualtieri il Comune anticipa i controlli e l’installazione di autovelox fissi. Secondo Stefano Pagano di Salvaiciclisti, “le regolamentazioni e gli interventi realizzati finora sono inadeguati: servono infrastrutture che inducano automaticamente a moderare la velocità”. Sul luogo della tragedia, ai piedi del pino contro cui si è schiantata la Mini Cooper di Beatrice e Silvia, restano mazzi di fiori e una sciarpa giallorossa: simboli di una città ancora scossa, ma dove, nonostante tutto, si continua a correre.
fonte: Repubblica