L’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè, in una intervista e sui social ha riepilogato gli impegni dell’amministrazione per potenziare la rete tranviaria di Roma Capitale.
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La rete dei tram (6 linee esistenti, più le 4 in realizzazione, più le 7 che hanno fatto la progettazione e sono in conferenza dei servizi) integrata a quella delle quattro linee metropolitane previste da tutti gli strumenti di pianificazione esistenti (dal NPRG al PUMS) e al Nodo Ferroviario di Roma costituiranno la struttura portante della mobilità della Capitale del 2030.
Per questo, fin dal primo giorno di questa consiliatura, abbiamo lavorato oltre che alla realizzazione delle 4 nuove linee tranviarie, alla progettazione delle 7 nuove linee, all’instancabile riqualificazione dell’esistente (armamento, sottostazioni, linea aerea), all’acquisto dei nuovi convogli che cominceranno ad arrivare a dicembre 2024, anche ad un altro fondamentale tassello: un piano depositi tramviari all’altezza della sfida che ci aspetta e concepito secondo il principio della “prossimità” dei depositi alle linee, superando l’attuale assurda situazione per la quale tutti i tram di Roma partono dal deposito di Porta Maggiore per raggiungere dall’altra parte della città le linee da servire.
Per questo :
1) abbiamo comprato dal concordato preventivo di Atac l’area di Via Severini dove sorgeranno il deposito e le officine centrali dei tram di Roma e l’area di Via Libetta dove sorgerà il parcametno per il tram di Viale Marconi che le precedenti amministrazioni avevano dismesso.
2) abbiamo stanziato i fondi giubilari per riqualificare il deposito di Porta Maggiore che ospiterà i nuovi tram;
3) Stiamo concludendo l’acquisto di Largo Micara per ospitare i convogli che serviranno la TVA;
4) abbiamo lavorato con FS per far sì che la linea dell’8 potesse avere un proprio parcamento prossimo alla linea nell’ultima porzione della stazione Trastevere;
5) abbiamo lavorato al progetto di riqualificazione complessiva del deposito di Centocelle est e Centocelle ovest che oggi ospita le laziali e che domani sarà un unico deposito per i convogli della linea Termini-Giardinetti- Tor Vergata (avendo ottenuto i fondi dal Ministero attraverso la riconversione del progetto del tram sui Fori che la vecchia amministrazione aveva richiesto e che noi abbiamo cancellato dal PUMS nell’ambito del progetto CaRMe che sta seguendo Walter Tocci e che riguarda la riqualificazione dell’area Archeologica Centrale).
A questo piano che raggiunge l’obiettivo della prossimità e finalmente di mettere un piede ad ovest del Tevere (con i parcamenti di Trastevere e Largo Micara), a mio avviso, manca un ultimo tassello che è un deposito con officine a ovest della città ed è un obiettivo al quale lavoreremo nell’immediato.
Voglio ringraziare il Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti di Roma Capitale in primis ed anche le altre strutture dell’amministrazione dall’assessore Zevi al Dipartimento Patrimonio al Bilancio per averci consentito di ripatrimonializzare il trasporto pubblico su ferro di Roma.
E, pur non sottraendoci al dibattito, pur ascoltando e confrontandoci con le preoccupazioni degli scettici, nel dialogo con tutte le associazioni e blog che hanno pubblicato un appello per spingerci a lavorare ancor più duramente nelle azioni di potenziamento delle linee tranviarie, noi andiamo avanti perchè crediamo che questa sia la strada giusta per avere una mobilità pubblica più sostenibile, un trasporto pubblico più efficiente e un città più vivibile.