Il consorzio Metro C ha presentato un video che illustra come sarà costruita la stazione Venezia della terza linea della metropolitana di Roma.

Il cantiere di questa strategica fermata, posta nel cuore della città, è in corso da giugno 2023 e prevede un totale di cinque diverse macrofasi che richiederanno circa 10 anni.

FASE PREPARATORIA

Prima di iniziare lo scavo, è stato necessario spostare i cavi elettrici dell’alta tensione, la rete fognaria e le gallerie dei pubblici servizi per liberare l’area che sarà occupata dai locali della stazione.

Una volta delocalizzati i sottoservizi in zone che non interferiscono con gli scavi, si è entrati a giugno scorso nel vivo della realizzazione dell’opera, passando alle successive fasi di cantiere.

MACROFASE 1

Lo scavo della stazione ha effettivamente inizio nella zona est della piazza: si impiegano in cantiere dei grandi macchinari, le idrofrese, che realizzano i muri perimetrali della stazione fino ad una profondità di 85 metri. Questa è la fase attualmente in corso.

La costruzione delle paratie perimetrali è fondamentale per passare alle fasi successive di scavo degli ambienti di stazione: raggiungono una profondità così elevata sia per intercettare il substrato geologico di fondazione che per includere la quota alla quale è previsto il transito dei convogli della futura metro D, a ben 54 metri dalla quota della piazza.

Il terreno prelevato durante la realizzazione dei muri viene destinato ad un impianto di trattamento, presente proprio nella piazza, che purifica i fanghi di scavo e ricicla l’acqua. La frazione solida proveniente dal trattamento dei fanghi viene successivamente trasportata in appositi impianti per lo smaltimento.

Dopo aver terminato le paratoie perimetrali, prima si inizia lo scavo con modalità archeologica e si realizza infine il solaio di copertura del lato est della stazione, con l’obiettivo di spostare i lavori sul fronte opposto della piazza.

MACROFASE 2

Il cantiere si sposta nella zona ovest della piazza: la circolazione pedonale e veicolare viene dunque spostata sul lato di Palazzo Venezia. Si può completare, con l’impiego dell’idrofresa, il perimetro delle paratie di stazione e, successivamente, si realizza lo scavo archeologico fino ad una quota di -15 metri.

MACROFASE 3

Una volta raggiunta la quota limite dello strato archeologico, si può procedere alla realizzazione dello scavo in modalità “top-down”: il terreno viene estratto dall’alto verso il basso con l’impiego di diaframmi sacrificali che, una volta terminato il ruolo di contrasto alle spinte del terreno, saranno demoliti.

Tolti i diaframmi sacrificali, si procede con il getto dei solai posti ai vari livelli intermedi della stazione. Raggiunto il solaio di fondazione, l’opera viene raccordata con i due tunnel esistenti della tratta Colosseo-Venezia e con quelli che saranno scavati – contemporanemente alla realizzazione della stazione Venezia – dalle talpe meccaniche (TBM, Tunnel Boring Machine) nella tratta Farnesina-Venezia.

Terminato anche lo scavo delle gallerie, si può procedere con l’estrazione delle due TBM e passare alle fasi successive del cantiere.

MACROFASE 4

Attraverso ulteriori modifiche alla viabilità in superficie, si realizzano gli accessi della stazione dal lato di Palazzo Venezia, nei pressi del Vittoriano (lato attuale capolinea bus) e verso i Fori Imperiali.

MACRO FASE 5

Nella fase conclusiva del cantiere si realizzano le finiture interne (pareti, cavidotti, impianti etc…) e si riposizionano i resti archeologici negli ambienti interni della stazione.

Si passa infine alla realizzazione delle finiture superficiali della piazza, con il ripristino della viabilità e la realizzazione di nuovi spazi sociali riqualificati per cittadini e turisti.

Fonte: Odissea quotidiana