Per la terza volta la gara di Reti ferroviarie italiane per la Stazione Pigneto è andata deserta.
I lavori appaltati da Rfi servivano alla realizzazione della fermata d’interscambio fra le linee regionali Orte-Roma-Fiumicino Aeroporto ( FL1) e la Roma — Viterbo ( FL3) con la copertura del vallo ferroviario (anche per ricucire il quartiere tagliato in due dai binari) e un sottopasso di collegamento con la metro C. Ma al bando da oltre 100 milioni però, anche in questo caso, non ha partecipato nessuno.
I risultati della gara sono stati pubblicati e parlano chiaro: alla voce “ Un contratto d’appalto/lotto è stato aggiudicato” segue la parola che tutti temevano: “ No”. Un diniego stringatissimo che, però, ha il peso di un macigno sulle prospettive trasportistiche — e quindi di sviluppo — della Capitale.
La prima volta che il progetto è stato messo a bando ed è andato deserto era settembre dello scorso anno. Gli animi in Campidoglio, soprattutto dell’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, e di quello all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, si erano subito accesi.
Ad ogni gara senza riscontri èstato chiesto un incontro con i vertici di Rfi per capire come risolvere la situazione. A quanto pare però, complici forse anche i tempi ormai strettissimi, non si è riusciti a trovare la chiave giusta per raggiungere l’obiettivo. In un primo momento si era ipotizzato che il problema potesse risiedere nella remunerazione dei lavori, da condurre anche di notte visto i tempi strettissimi. Così filtrava dal Campidoglio. E poi? È arrivato il terzo “ no”. Terza bocciatura per la furia di Gualtieri: ieri, nella cabina di regia a palazzo Chigi sul Giubileo, ha ribadito con forza di essersi sentito promettere il buon esito dell’iter da Rfi. Nulla da fare.
A questo punto ci sono due possibili strade da percorrere: da una parte la riproposizione di un quarto bando. Oppure la rimodulazione del progetto, per renderlo finalmente appetibile. In ogni caso se ne riparlerà dopo il Giubileo.
Fonte: Repubblica Roma