Il Mnistro dell’Economia Giorgetti aveva dichiarato: «Quando le amministrazioni chiedono stanziamenti mi devono anche dimostrare di avere il progetto esecutivo e che sono in grado di spendere». Invece sulla linea C di Roma “manca la progettazione” e poi «Il criterio che sta dietro le nuove regole è che bisogna stanziare delle spese quando si è sicuri che possano essere fatte». «La linea C è un’opera meritoria. Vediamo come organizzarci in modo che gli stanziamenti vengano fatti ma non si bruci spazio fiscale a scapito di altro».
“Ho ascoltato con attenzione le parole pronunciate dal Ministro Giorgetti sulla tratta T1 della Metro C. Voglio accogliere positivamente la valutazione dell’opera come meritevole e l’impegno a organizzare l’articolazione del finanziamento in modo da consentire la sua realizzazione in modo coerente con il pieno uso dello spazio fiscale disponibile. Tengo però a precisare che nel caso della tratta T1 della Metro C la possibilità, a cui il ministro ha fatto riferimento, di separare il finanziamento della progettazione definitiva da quello della realizzazione, recentemente introdotta nell’ordinamento con il comma 70 dell’art. 1 della legge 213/2023, non è applicabile perché il contratto della Metro C prevede l’opzione contrattuale di affidamento integrato di progettazione e realizzazione della tratta T1 al Contraente Generale.
L’alternativa di una separazione tra progettazione definitiva ed esecuzione, che il taglio attuale renderebbe obbligata, è inattuabile perché non solo costringerebbe a fare una nuova gara per la T1 aumentando i tempi, ma determinerebbe anche l’aumento di 50 milioni dei costi della tratta T2 perché costringerebbe a realizzare il capolinea a Mazzini/Clodio, che a sua volta comporterebbe notevoli disagi in quel quadrante.
Infine, prima di fare il nuovo appalto per la T1 bisognerebbe attendere il collaudo della tratta T2, il che significherebbe uno slittamento di quasi dieci anni nella realizzazione della T1. La T1 è già molto avanti avendo già realizzato il PFTE, la VIA e l’affidamento. La progettazione definitiva sarebbe di rapida esecuzione e consentirebbe di realizzare in parallelo le due tratte T1 e T2 con un notevole risparmio di tempi e costi. Siamo comunque pronti a un confronto tecnico per ripristinare il finanziamento dell’opera e definire il profilo temporale della sua articolazione interna più idoneo a consentire di completare la metro C il piú rapidamente possibile e a conseguire l’obiettivo indicato dal Ministro di utilizzare pienamente lo spazio fiscale disponibile. Obiettivo che verrebbe invece vanificato proprio dal taglio attuale del 50% della T1, che bloccando l’opera congelerebbe i restanti 400 milioni di risorse stanziate”.