Si sbloccano finalmente i progetti delle due stazioni di Dora e Zappata, le fermate sotterranee del nodo ferroviario di Torino praticamente pronte dal 2009 ma mai attivate. Vennero costruite “ a rustico” con la realizzazione del passante, quindi lo scavo e gli ingressi già ci sono. Ma da allora mancano i collegamenti con il resto del sistema, tutti gli impianti, i marciapiedi, il completamento delle scale e degli accessi.
In primavera il taglio dei fondi Pnrr aveva definanziato l’intervento, che pure nei piani delle Ferrovie doveva essere terminato nel 2026.
Non sarà così, ci vorranno probabilmente due anni in più. Ma stavolta pare essere la volta buona: giovedì Rfi ha pubblicato il bando per la “progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di realizzazione del completamento architettonico, impiantistico e funzionale” delle due fermate. Il valore globale stimato dell’appalto è di 48,6 milioni di euro, la scadenza per presentare le offerte è il 16 gennaio prossimo.
Tutto considerato, ipotizza l’assessora alla Mobilità del Comune di Torino Chiara Foglietta, « pensiamo che i lavori possano effettivamente partire nel secondo semestre nel 2025». Calcolando fra progettazione esecutiva e cantiere, i tecnici stimano tre anni di tempo e quindi se tutto fila liscio per il 2028 le due stazioni dovrebbero essere attive.
«Siamo molto soddisfatti, il pressing nei confronti di Rfi ha funzionato — sottolinea Foglietta — . È una bella notizia perché il territorio aspetta da anni questa trasformazione e le due fermate saranno centrali per la mobilità sostenibile urbana e suburbana. Oltre a essere stazioni Sfm ( il sistema ferroviario metropolitano) sono importanti nodi di interscambio con altri mezzi: Dora con la nuova linea 12, Zappata con il 10 e con il 4». E in teoria con la futura metro 2, quando ci arriverà.
Dora si trova sotto la vecchia stazione di piazza Baldissera che venne abbattuta con il passante, Zappata sotto largo Orbassano, fra i quartieri Crocetta e Santa Rita. Due punti di collegamento in più per i treni metropolitani, anche nell’ottica dell’ampliamento del servizio delineato dal piano commerciale di Rfi. Nel quale rientrano la creazione della linea Sfm5 fra Orbassano San Luigi e Torino Stura, prevista da programma nel 2026, insieme alla costruzione di due fermate a San Paolo, fra corso Trapani e via Tirreno ( sull’attuale linea per Bardonecchia, ora adibita solo a traffico merci), e nei pressi del centro commerciale Le Gru, a Grugliasco. Entro il 2028, sempre secondo i programmi Rfi, dovrebbe inoltre essere pronta la nuova galleria di 4,5 chilometri fra Porta Nuova e Porta Susa affiancata al passante, che servirà a separare i flussi di traffico e quindi ad aumentare le corse.
fonte: Repubblica