L’Agenzia per l’Italia digitale ( Agid) a fine 2023 ha dato il via libera all’utilizzo delle 80 telecamere che dovrebbero presidiare i suoi confini per multare i trasgressori dei semafori antismog. Queste però ancora non si potranno attivare perché manca l’ok del ministero.

Quando arriverà, la Regione potrà erogare i soldi al Comune affinché acquisti e installi lungo il suo perimetro gli occhi elettronici. Il rischio è che passino ancora molti mesi.

La zona a traffico limitato ambientale era stata presentata da Palazzo civico ormai un anno fa. Si tratta di una Ztl diversa da quella centrale. Non vieterà l’accesso a tutti i non autorizzati in determinate fasce orarie, ma comporterà una multa solo per chi, in base alle restrizioni per lo smog ( i semafori), non avrà i requisiti per circolare.

L’amministrazione ne ha già indicato l’ampiezza, se ne conoscono i confini, eppure a oggi è del tutto inefficace. Allo scattare degli stop alla circolazione di Euro 5 e modelli di veicoli inferiori, pur sussistendo un divieto formale di circolazione, gli unici controlli che vengono effettuati sono quelli dei pochi vigili urbani che sono del tutto insufficienti a svolgere un’azione deterrente.

Per l’assessore regionale Matteo Marnati adesso c’è solo una cosa da fare: «Si deve attendere la risposta di Roma. La Regione ha fatto tutto ciò che doveva fare » .

I comitati ambientalisti come Torino Respira ricordano che nuove politiche sono necessarie ed è una questione di salute di tutti i cittadini. Nonostante negli anni sotto la Mole la qualità dell’aria sia migliorata, secondo i comitati c’è ancora da fare. Tanto più che l’Unione europea dovrebbe approvare a breve una nuova e più stringente direttiva che richiederà a tutti gli Stati membri di rispettare il limite di 20 microgrammi per metro cubo per il Pm10 entro il 2030 ( oggi questo è di 50 microgrammi).

Proprio oggi intanto è di nuovo scattato il semaforo arancione e fino a lunedì le auto fino agli Euro 5 Diesel si dovranno fermare dalle 8 alle 19. Smog a parte, ieri Palazzo civico ha diramato un appello ai cittadini per il rinnovo dei permessi di un’altra Ztl, quella normale. Sono 6mila quelli in scadenza al 31 marzo prossimo a Torino. E dagli uffici comunali sollecitano i possessori a fare domanda di rinnovo entro il 29 febbraio.

Per effetto dell’emergenza pandemica la zona a traffico limitato normale era stata sospesa e, di conseguenza, l’efficacia dei permessi Ztl Blu A era stata prorogata fino al 31 marzo 2024. I permessi per i veicoli coi requisiti necessari avranno tutti validità dal primo aprile di quest’anno e scadenza 31 marzo 2026. Le richieste inviate in ritardo e cioè dopo la data limite del 29 febbraio, così come quelle che non saranno seguite dal pagamento nei tempi indicati, seguiranno l’iter e le tempistiche previste dal normale processo di autorizzazione, «pertanto non verrà garantita l’evasione entro la data prevista per la riapertura».

fonte: Repubblica Torino