Catania, come molte altre città italiane, ha di fronte a se solo 6 anni per ridurre concretamente le emissioni dei principali inquinanti.

Sarà necessario un decremento del 29% per il PM10, del 17% per il PM2,5 e del 39% per l’NO2.

Una sfida tutt’altro che semplice se si considerano i diversi interventi necessari sul fronte della mobilità, quali ad esempio misure di contenimento del traffico e dei veicoli più inquinanti, ma anche la trasformazione dello spazio urbano per poter rendere più efficiente il trasporto pubblico locale e agevolare la mobilità attiva”.

Il quadro, non certo lusinghiero, per l’inquinamento e la mobilità cittadina emerge dal rapporto “Mal Aria Città  2030” di Legambiente.

“Catania è inoltre al secondo posto della classifica nazionale per il tasso di motorizzazione, pari a 78 auto ogni 100 abitanti.

Deludente la domanda di mobilità rivolta al trasporto pubblico locale, indicatore che fa ovviamente il paio con l’alto tasso di motorizzazione e l’uso spropositato dell’auto privata.

Insufficiente la dotazione di percorsi ciclabili. Creare una buona infrastruttura ciclabile è condizione necessaria per creare una domanda. A oggi anche se risultano essere pochi i ciclisti urbani (piccola quota del 26% dello split della mobilità attiva – Istat), una rete di percorsi capillare e ben connessa ai principali punti di interesse, aiuterebbe la mobilità attiva catanese, nei tragitti compresi tra 1,5 e 4,5 chilometri” .

L’ingegnere  Giuseppe Inturri, professore associato di Trasporti del dipartimento di Ingegneria Elettrica, dell’Università di Catania, snocciola i sopraccitati dati attuali e i suggerimenti  per migliorare la situazione.
“La sfida più grande per il capoluogo sarà proprio quella di ridurre drasticamente il numero dei veicoli circolanti, favorendo l’uso del trasporto pubblico locale e la sharing mobility, in una città che non impone spostamenti su lunghe distanze”, dice Inturri. Una delle soluzioni per ridurre il numero dei veicoli circolanti, secondo l’ingegnere, potrebbe essere alzare il costo del parcheggio su aree pubbliche,destinando la quota di maggior ricavo al miglioramento del trasporto pubblico.

Poco prima dell’intervento di Inturri, a parlare di quello che sta facendo l’amministrazione comunale per renderla più a misura di trasporto pedoni, ciclisti e Tpl era stato il sindaco Enrico Trantino, rispondendo alle domande della presidente di Legambiente Catania, Viola Sorbello.

Il sindaco ha citato i lavori in corso per la realizzazione di una nuova pista ciclabile  in via Domenico Tempio, la chiusura al traffico di una porzione di via Garibaldi e piazza Mazzini e la prossima Ztl in piazza Federico di Svevia.

fonte : Catania today