Prende corpo il progetto di rivoluzione di piazza Baldissera a Torino, presentato qualche mese fa e incentrato sui sei semafori intelligenti (capaci cioè di monitorare lo stato del traffico sulle diverse direttrici) per poter gestire il forte flusso di traffico che oggi ne fanno probabilmente il nodo più critico della viabilità in città. La giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica che precisa ulteriormente quelle che sono le scelte già fatte. Le sei direttrici sono via Stradella, corso Venezia, corso Vigevano, via Cecchi, corso Principe Oddone e corso Mortara.

Di fatto piazza Baldissera si trasforma da rotatoria a incrocio con un diametro ridotto a 60 metri. Come già annunciato, tornerà a passarvi il tram 10 (oggi il servizio tra piazza Statuto e via Massari è gestito con bus) una volta eliminati i rischi di congestione del traffico. Attorno, negli spazi tra le diverse strade convergenti nell’intersezione, saranno realizzate una serie di piazze pedonali con pavimentazione permeabile e illuminate, con aree verdi, panchine, aree di sosta per le bici e, eventualmente, con piccoli chioschi. Ogni carreggiata sarà dotata di una corsia diretta destra per consentire di effettuare la manovra di svolta a monte dell’intersezione senza dover impegnare l’incrocio. Saranno realizzati percorsi tattili con connessione alle fermate del trasporto pubblico e i nuovi dispositivi semaforici  saranno dotati degli ausili acustici funzionali anche per le persone ipovedenti.

“La nuova soluzione – promette l’amministrazione comunale -, secondo un accurato studio sul traffico che accompagna il progetto redatto dallo studio Samep, ridurrà infatti i tempi di attraversamento dello snodo, anche in orari di punta, e scongiurerà i fenomeni di blocco della circolazione causati dalla rotatoria attuale con impatti negativi sull’ambiente e sui residenti. Inoltre, agevolando l’intermodalità con il servizio ferroviario metropolitano e garantendo la sicurezza degli attraversamenti ciclo e pedonali del nodo e la loro interconnessione con la rete pedonale e ciclabile della città, verrà incentivato l’utilizzo del trasporto pubblico e resa più sicura la mobilità dolce”.

La spesa complessiva dell’intero intervento è di sette milioni e 500mila euro finanziata per quattro milioni e 500mila euro con fondi comunali e per tre milioni di euro con le risorse assegnate dal piano nazionale Metro Plus. Dopo l’approvazione ad agosto del progetto esecutivo, l’iter procedurale prevede entro la fine del 2024 la gara d’appalto e l’assegnazione dei lavori. L’inizio del cantiere, che avrà una durata di 12 mesi, è fissato per il primo trimestre del 2025.

fonte: Torino today