« Servono finanziamenti urgenti per il miglioramento della qualità dell’aria nei Comuni della Pianura Padana, serve un piano straordinario del governo » .

Questo, in sintesi, l’appello lanciato ieri dai sindaci di numerose città del nord Italia riuniti a Milano per firmare un patto trasversale e avanzare precise richieste a Roma, durante la Giornata della Terra.

All’appuntamento ‘Le città cambiano aria’, proprio mentre Legambiente diramava i dati sugli sforamenti dei limiti di legge dei primi tre mesi del 2024, c’erano il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, Milano Giuseppe Sala, di Bologna Matteo Lepore, di Venezia Luigi Brugnaro, di Treviso Mario Conte.

Unica la richiesta: ottenere risorse da poter investire per rendere più sostenibile il trasporto pubblico locale, per i piani di sostituzione delle caldaie obsolete e, più in generale, per l’effi-cientamento energetico degli edifici e la riforestazione urbana.

Per i sindaci anche l’Unione Europea deve « fare la sua parte: perché l’area padana è uno dei casi più critici, per le caratteristiche territoriali e l’alta densità abitativa e produttiva».

Solo tra gennaio e marzo di quest’anno, a Torino, si sono già superati per più di 35 giorni i limiti di Pm10 consentiti dalla legge, pari a 50 microgrammi per metro cubo. Per l’esattezza si sono avuti 36 giorni di aria irrespirabile (centralina Grassi). In miglioramento rispetto al 2023, quando gli sforamenti registrati erano 37, e al 2022 quando erano 66 (dati Regione).

Lo Russo ha ricordato che la conformazione geografica ha un peso sull’inquinamento nelle città. Poi ha ricordato che la battaglia per ridurre l’inquinamento riguarda anche il mondo agricolo. Regione e Palazzo di città in questi anni stanno mettendo in atto diverse azioni che potrebbero dare un contributo al miglioramento dell’aria.

Solo Torino ha rinnovato la flotta di bus e tram di Gtt anche grazie ai fondi Pnrr. Ha trovato nuovi finanziamenti per realizzare la linea 2 della metro. Sta pian piano aumentando le aree pedonali. Il prossimo passo della città sarà la pedonalizzazione del tratto di via Roma tra Porta Nuova e piazza San Carlo. Ha anche istituito una ztl ambientale che per ora è in parte inefficace per la mancanza delle telecamere accese.

La partecipata Iren sta lavorando all’efficientamento energetico di 800 edifici del Comune di Torino, tra i quali 323 scuole. Termine lavori entro il 24 luglio del 2030. Non ultima, è la questione degli incentivi per invogliare i cittadini a comprare auto elettriche. Una battaglia spalleggiata da Lo Russo, che li ha chiesti durante i tavoli su Mirafiori.

fonte: Repubblica Torino