Piemonte, Lombardia e Veneto hanno presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge con cui il Governo ha recepito la nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria, che assegna alle Regioni la responsabilità diretta nel rispetto degli standard ambientali.
Nella delibera che motiva il ricorso, la Regione Piemonte ammette la “strutturale inadeguatezza” delle istituzioni regionali e locali a garantire il raggiungimento dei limiti imposti dall’UE nel bacino padano.
Per il Comitato Torino Respira si tratta di una presa d’atto tardiva: “Le Regioni non sono state in grado di affrontare il problema dello smog, con gravi conseguenze per la salute di migliaia di cittadini. Colpisce che questa ammissione arrivi solo dopo quindici anni”, commenta il presidente Roberto Mezzalama, che invita a riflettere anche sul rapporto tra maggiore autonomia regionale e responsabilità politica nelle scelte ambientali.