Sono 222.710 le multe per divieto di sosta dal 1 gennaio 2024 fino al 21 maggio, in meno di 5 mesi. In tutto il 2023 erano state 503.519 e quindi, se la tendenza della prima parte dell’anno dovesse trovare conferma, anche nei prossimi mesi si potrebbe parlare di un aumento delle sanzioni contro il «parcheggio selvaggio».

I dati che certificano la crescita della «malasosta» che colpisce le strade di Torino arrivano dalla polizia locale e parlano chiaro. La semplice media matematica attesta che, nei primi 5 mesi del 2024, ogni giorno sono state multate più di 1.500 auto per divieto di sosta. Questi sono solo i dati «ufficiali». Sul mezzo milione di automobili che circola a Torino, infatti, sono molti di più i mezzi che parcheggiano dove non dovrebbero, ma riescono a sfuggire alle sanzioni.

Succede in pieno giorno, davanti alle scuole, ma il fenomeno ha anche una sua connotazione notturna. Non solo nelle aree della movida (dove nel fine settimana la sosta selvaggia è quasi normale), ma anche durante la settimana. Ci sono automobilisti che, a tarda notte, lasciano abitualmente il loro mezzo davanti a un passo carrabile, su un marciapiede, a centro strada o all’interno di un distributore di carburanti. Succede nella zona di Aurora, a Vanchiglia, in Piazza Vittorio, in corso Vittorio e persino all’ingresso dei Murazzi. Mercoledì sera, infatti, un Suv è stato parcheggiato vicino all’ingresso della passeggiata che costeggia il fiume.

I numeri dei primi 5 mesi del 2024 confermano e superano quelli dello scorso anno, pur con qualche eccezione. Sembrano infatti in calo le sanzioni per chi parcheggia sulle piste ciclabili: nel 2023 i vigili hanno emesso 7.405 verbali, mentre a fine maggio le contravvenzioni sono state «solo» 1.568. Tendenza in calo anche per l’«odiata» pratica della sosta in seconda fila: nel 2022 le multe sono state 9.628 , scese a 9.259 nel 2023 e a 3002 nei primi 144 giorni del 2024.

Le statistiche evidenziano che nel 2023 poco meno della metà delle multe per divieto di sosta si riferiva al parcheggio irregolare «in zona a pagamento». Tantissimi cittadini parcheggiano sulle strisce blu e non pagano. La seconda infrazione più frequente (57 mila 530 verbali) è stata la sosta «in divieto di fermata», che precede sul poco onorevole «podio» delle multe la classica sosta in corrispondenza di un incrocio. A seguire circa 16 mila auto «pizzicate» sulle strisce pedonali, 9 mila sul marciapiede e più di 3 mila davanti ai cassonetti dell’immondizia. Un’emergenza che, ormi da tempo, è finita anche sulle scrivanie del Comune.

«L’attenzione dell’amministrazione comunale e della polizia locale per contrastare il fenomeno della “malasosta” è alta — dichiara il neo-assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale Marco Porcedda —. E lo dimostra l’elevato numero di sanzioni che si registrano ogni anno. Con il crescente aumento della mobilità leggera, come biciclette o monopattini, cresce di pari passo anche la necessità di verificare che le corsie protette e gli spazi riservati agli utenti delle due ruote siano rispettati dagli automobilisti».

Ci sono almeno 100 pattuglie ogni mese, distribuite su 4 turni giornalieri, dedicate al controllo della sosta irregolare oltre agli ausiliari del traffico. La sosta irregolare non prevede la rimozione perciò, quando si vedono auto in sosta vietata, è possibile che siano nel frattempo già state sanzionate, anche attraverso i controlli con videocamere.

Fonte: Corriere.it