I controviali “a priorità ciclabile” stanno scomparendo assieme alle strisce che dovrebbero segnalarli. È la Consulta comunale della Mobilità ciclistica a lanciare l’allarme: ha scritto una lettera corredata da fotografie agli assessori Chiara Foglietta (viabilità) e Francesco Tresso (manutenzioni) per lamentare lo stato di queste strade dove la bicicletta dovrebbe essere favorita ad altri mezzi di trasporto.
La priorità ciclabile era stata istituita a partire dal 2020 per incentivare gli spostamenti in bicicletta e ridurre quelli in auto, visti allora come potenziale luogo di contagio Covid oltre che fonte di inquinamento. Ma con il passare degli anni, tra usura e scarsa qualità dei materiali, la segnaletica orizzontale sta scomparendo: serve manutenzione.
Le strisce ormai sbiadite, spesso invisibili, fanno sì che gli automobilisti occupino gli spazi delle bici e non se ne rendano neppure conto: in questo modo non viene più garantita la minima sicurezza delle persone in bici e monopattino.
Le situazioni peggiori si trovano in alcuni tratti di corso Francia, dove ormai resta solo una labile traccia della segnaletica orizzontale, e poi in diversi pezzi dei corsi Peschiera, Vittorio Emanuele II, Potenza, Regina Margherita.
«Siamo tornati al 2019: gli automobilisti guidano in uno spazio auto-centrico, senza più la segnaletica orizzontale come unico elemento di moderazione del traffico. Sono rimasti solo piccoli cartelli ai lati della carreggiata, che vengono per lo più ignorati» proseguono dalla Consulta.
Cosa fare? Tre le azioni da mettere in campo secondo i ciclisti: manutenzione e ripristino urgente della segnaletica orizzontale sul breve periodo, e su quello lungo un piano manutentivo per le ciclabili con budget annuale. Oltre al mantenimento dell’esistente servono poi idee nuove: attraversamenti rialzati, materiali diversi dall’asfalto per le piste, dissuasori per impedire alle auto di superare i 30 chilometri l’ora.
fonte: Repubblica Torino