Sono partiti i lavori per il completamento del percorso ciclabile da Portegrandi a Ca’ Sabbioni, che comprende i comuni di Quarto d’Altino, Marcon e Venezia. La consegna dei lavori è prevista dopo 150 giorni, quindi a metà settembre circa.

Il progetto si suddivide in due macro interventi: nel primo sono previsti la realizzazione o il rifacimento di percorsi ciclabili, nel caso in cui siano necessari dei miglioramenti dal punto di vista della sicurezza. Sarà messa a terra la realizzazione del collegamento da via Ponte Alto a via Litomarino e Cà Noghera, mediante un intervento di permeabilità ciclabile su strada esistente; si procederà quindi con la creazione di un percorso ciclabile da Parco San Giuliano a via Orlanda all’altezza di Porto di Cavergnago e una passerella sul fiume Marzenego con una lunghezza di 40 metri. Intervento successivo riguarderà il collegamento da via Mandricardo a via Orlanda, all’altezza di via Bagaron, che precederà la creazione di un tracciato da via Colombara fino a Cà Sabbioni, mediante un intervento di permeabilità ciclabile su strada esistente.

Con il secondo macro intervento si andrà a introdurre una pista ciclabile che collegherà i fiumi Dese e Zero. Un primo tratto correrà in sommità arginale del fiume Dese, tra l’abitato di Dese e il ponte su via Ponte Alto, nel territorio del Comune di Venezia. Il percorso ciclabile procederà, poi, in permeabilità ciclabile su strade esistenti nel comune di Marcon, in località Zuccarello, sino all’omonima idrovora, in gestione al consorzio di bonifica. Qui la pista è nuovamente arginale, sul lato destro dello Zero, ed è prevista la realizzazione di una passerella che colleghi l’argine sinistro, in comune di Quarto d’Altino, con una luce di 60 metri.

«Interventi come questo – spiega il sindaco metropolitano, Luigi Brugnaro – favoriscono la mobilità lenta e i percorsi ciclabili e pedonali di attraversamento, integrato con Parco San Giuliano, il sistema dei corsi d’acqua, gli ambiti del paesaggio della bonifica, i corridoi ecologici del Fiume Dese. È un’opera di enorme valore strategico e anche ambientale, che aumenterà il livello della mobilità sostenibile dei comuni interessati».

fonte: Venezia today