La zona di San Giuliano, alle porte di Venezia, sarà un hub di interscambio tra sistemi di mobilità: bicicletta, autobus, tram, treno, automobile e anche imbarcazioni.
Le opere principali di questa trasformazione saranno il nuovo cavalcavia stradale (in sostituzione di quello attuale, costruito quasi 70 anni fa) e una lunga passerella ciclopedonale sopraelevata di collegamento tra il parco di San Giuliano e la zona a sud della ferrovia, dove si unirà alla ciclabile del ponte della Libertà.
Oltre a questo il progetto contempla la realizzazione di nuove strade di scorrimento, il rifacimento della linea del tram con una nuova fermata, parcheggi per automobili e bus, un approdo di navigazione dell’Actv e una fermata della ferrovia.
Il piano rientra nel Piano urbano della mobilità sostenibile e per ora c’è un progetto di fattibilità tecnico-economica redatto dalla società E-Farm di Padova, che ha calcolato un investimento totale di 73 milioni di euro per la realizzazione. Le risorse al momento non ci sono, ma l’intenzione dell’amministrazione veneziana è di proporre l’idea al governo nell’ambito delle opere per la mobilità sostenibile della città metropolitana.
A illustrare il progetto, nel corso della IV commissione consiliare del 7 febbraio, è stato l’ingegnere Gianmaria De Stavola di E-Farm. Nella formulazione del piano, ha chiarito, è stato centrale «il tema dell’interconnessione, per rendere compatibili tutti i contesti e le esigenze. Gli elementi più rilevanti dal punto di vista paesaggistico sono il nuovo cavalcavia, che sarà ricostruito in posizione parallela a quello esistente, e la passerella, che deve consentire gli spostamenti ciclopedonali tra il parco San Giuliano e Venezia. Dalla Porta blu si crea una rampa che attraversa il canale, la ferrovia e la SR 11, portando alla nuova fermata ferroviaria, al parcheggio scambiatore e alle fermate del bus e del tram».
Alla fine, come spiegato dal dirigente del settore viabilità Roberto Di Bussolo, «la passerella ciclopedonale permetterà ai veneziani residenti nel centro storico di arrivare al parco San Giuliano con 6 minuti di tram, scendendo alla nuova fermata e percorrendo 5 minuti a piedi». Altro obiettivo è la necessità di alleggerire i flussi sul ponte della Libertà, che oggi è praticamente l’unica via di collegamento tra Venezia e la terraferma: «L’hub intermodale – ha detto Di Bussolo – permette di diversificare le vie di accesso alla città insulare, “fermando” una parte dei bus turistici in terraferma e dirottando altrove quei flussi, su ferro o sull’acqua».