Le due stazioni incompiute sul Passante ferroviario di Torino, Dora e Zappata, rischiano ancora una volta di non vedere la luce. Sono state previste, progettate e realizzate “ a rustico” fin dall’avvio del Passante, ma mai rese disponibili per i passeggeri. Per renderle fruibili mancano impiantistica, rivestimenti e strutture di collegamento agli accessi.
La soluzione sembrava essere il Pnrr, nel quale erano stati reperiti i circa 65 milioni di euro necessari al completamento, con il vantaggio ulteriore di avere una scadenza definita, la fine del 2026, per la fine delle opere. Tanto che la stessa Rfi le aveva inserite nel piano degli interventi da realizzare. E invece dal Pnrr le due stazioni sono state stralciate.
In sostanza, i progetti restano, ma non rientrano più nel Piano e dunque non c’è più una data certa per i lavori e per l’apertura: occorrerà trovare altre fonti di finanziamento.
L’Assessora alla Mobilità del Comune, Foglietta, ha incontrato Rfi lo scorso 6 marzo per avere delucidazioni sullo stato dell’arte. « Abbiamo però appreso – chiarisce – che, a fronte di una riduzione dei fondi messi a disposizione per le stazioni, la scelta è stata quella di preservare gli interventi già avviati, tagliandone così alcuni, tra cui appunto questi».
«È una perdita importante – aggiunge perché si tratta di due nodi di interscambio fondamentali e per questo abbiamo chiesto a Rfi, in vista di futuri finanziamenti, didare la priorità alla realizzazione in tempi brevi di queste due stazioni, strategiche per il nostro trasporto locale».
Una beffa. Si tratta infatti di due stazioni praticamente pronte dal 2009, scavate e predisposte durante i lavori per il Passante e con investimento di risorse pubbliche. E che avrebbero un utilizzo massiccio. Secondo una valutazione effettuata sui bacini di utenza e sull’analisi dei servizi previsti per le due fermate, infatti, si stimano rispettivamente circa 1,2 1,4 milioni di passeggeri annui per Dora e circa 1,7 – 1,9 milioni di passeggeri annui per Zappata.
Fonte: Repubblica Torino