In seguito alle recenti elezioni amministrative che hanno interessato alcune delle 18 città monitorate dall’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile, ed in particolare Bari, Bergamo, Cagliari, Firenze e Prato, abbiamo rivolta alcune domande ai/alle neo-assessori/e alla Mobilità.

Abbiamo già pubblicato l’intervista a Yuri Marcialis (Assessore alla Mobilità, infrastrutturazione urbana e gestione uffici comunali) del Comune di Cagliari, mentre questa volta vediamo le risposte alle nostre domande da parte dell’Assessore alla Cura del Territorio, con deleghe Opere Pubbliche, Reti, Mobilità Sostenibile del Comune di Bari, Domenico Scaramuzzi.

 

Come giudica la fotografia realizzata recentemente dall’Osservatorio riguardo alla situazione della mobilità di Bari? 

La fotografia dell’Osservatorio rappresenta correttamente una città che della mobilità ha fatto negli ultimi anni il suo punto di forza, sperimentando politiche innovative e portando gli indicatori in linea con molte altre città italiane. Registriamo anche negli anni della pandemia notevoli passi avanti relativamente alla realizzazione di piste ciclabili, istituzione di aree pedonali ed incremento di sistemi di micromobilità e mobilità in sharing. C’è ovviamente un trend negativo negli stessi anni legato soprattutto al trasporto pubblico che stiamo recuperando anche grazie alle tante politiche di incentivazione messe in atto negli ultimi due anni. Il trasporto pubblico ha visto una crescita complessiva del numero di passeggeri che è passato da circa 11 mln nel 2021, 14 mln nel 2022 e 25 mln nel 2023.

Quali sono gli obiettivi della nuova Amministrazione barese nel campo della mobilità?

Gli obiettivi della nuova Amministrazione riguardano da un lato il raggiungimento degli obiettivi dettati dai finanziamenti ricevuti finora (PNRR, PNC, Pon Metro, FSC, etc) e dall’altro il potenziamento del sistema della mobilità che riguarderà la decarbonizzazione quasi totale ed una ristrutturazione del sistema del trasporto pubblico, una notevole implementazione dei percorsi ciclabili, la messa a sistema di tutte le politiche della mobilità che intervenendo su più livelli contribuiranno alla riduzione dell’utilizzo del mezzo privato: parcheggi di scambio, mobilità in sharing, politiche di mobility management per gli spostamenti casa lavoro/casa scuola, infrastrutture di supporto alla mobilità ciclistica, revisione della logistica e del sistema del trasporto merci.

 

Sul trasporto pubblico il vostro comune è uno dei pochi capoluoghi di città metropolitana senza alcuna infrastruttura su ferro (tram, metro) o comunque non inquinante (filobus), pensa che il progetto di BRT sia sufficiente a rilanciare il ruolo del trasporto pubblico a Bari?

Nel gennaio 2021, il Comune di Bari, contestualmente alla redazione del PUMS della Città metropolitana di Bari e alla redazione del Piano di Ambito del Trasporto Pubblico Locale a livello metropolitano, ha elaborato la prima versione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica riguardante la realizzazione di una rete di Bus Rapid Transit elettrico costituita da 4 linee candidandola a finanziamento a valere sui fondi per il Trasporto rapido di Massa. Tale rete è risultata beneficiaria di un finanziamento pari ad € 159 Mln a valere sui fondi PNRR M2C2 I4.2 comprendenti la realizzazione dell’infrastruttura, del deposito officina, la fornitura del materiale rotabile e annessi sistemi di alimentazione/ricarica.
Parallelamente a questo intervento sulla componente “Portante” della rete, il Comune di Bari è risultato affidatario di ulteriori € 96 Mln a valere sui fondi PNRR M2C2 I4.4.1 per l’acquisto di 135 bus elettrici e la decarbonizzazione del parco autobus urbano che riguarda la componente “Ordinaria” dei servizi costituita da tutte le linee diverse dal BRT rimodulate a seguito della definizione della rete BRT e di ulteriori esigenze che si sono manifestate e consolidate.
I criteri fondanti di strutturazione della nuova Rete riguardano caratteristiche e dotazioni della rete di trasporto pubblico urbano:

 

Per quanto riguarda la mobilità ciclistica e pedonale pensa che possiate fare di più di quanto sinora realizzato e più in generale sulla regolazione del traffico privato?

Relativamente alla mobilità ciclistica nei prossimi due/tre anni riusciremo a vedere i frutti dei numerosi interventi programmati e finanziati finora. Contiamo di realizzare circa 35 km di nuovi percorsi ciclabili di cui 18 finanziati dal PNRR a fronte di circa 48 km già esistenti.

Inoltre sono previste ulteriori pedonalizzazioni che interesseranno alcune zone del centro cittadino a seguito di interventi di riqualificazione.

 

A Bari esistono alcuni servizi di sharing mobility, contribuiscono in modo significativo alla mobilità in città?

Tra il 2020 ed il 2023 sono stati attivati i servizi di car, scooter, bike e monopattini in sharing che restituiscono numeri importanti sia riguardo i noleggi sporadici, legati al turismo o al tempo libero, ma soprattutto relativi ai noleggi strutturali o abbonamenti di lunga durata che descrivono un utilizzo che per molte persone è diventato abituale negli spostamenti di ogni giorno; per molti utenti i mezzi in sharing hanno sostituito completamente il mezzo privato. Si pensi che solo nel 2023 sono stati effettuati 1.800.000 noleggi di monopattini.

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