I rimborsi ripartiranno subito e la nostra volontà è di riproporli con un bando triennale, che copra l’annualità 2024-2027″. È l’assessore alla Mobilità del Comune di Bari, Domenico Scaramuzzi, a dare una buona notizia per i ciclisti urbani iscritti al programma ‘Muvt in bici con Pin bike’. L’iniziativa partita nel 2019 permette di ricevere un incentivo chilometrico per il tragitto casa-lavoro”. Da marzo, però, per gli iscritti al portale i fondi erano stati bloccati a causa, come spiega l’assessore, di un problema burocratico: “Bisognava inserire il nuovo capitolo di spesa nel bilancio e si è dovuto quindi attendere l’insediamento della nuova amministrazione”: nessuno stop, quindi, per il progetto che gode anche dei finanziamenti del fondo Pnrr.

A oggi il numero delle adesioni al progetto sono 1280, con rimborsi che hanno superato quota 130mila euro. Facendo i conti, significa che in media i ciclisti hanno percepito circa 230 euro a testa. Le sessioni totali si avvicinano a 440mila, con oltre 2 milioni di chilometri totali percorsi, con una distanza media nel percorso casa-lavoro di circa 4,60 chilometri. E l’ambiente ringrazia: sono infatti oltre 350mila i chili di anidride carbonica risparmiati grazie all’utilizzo delle due ruote.

Diversa invece la situazione per un’altra misura molto apprezzata legata alla mobilità sostenibile, anch’essa legata al progetto ‘Muvt in bici’, che permetteva di ricevere un rimborso fino a 250 euro per l’acquisto di una bici a pedalata assistita e monopattini elettrici – anche ricondizionati – dai negozi che aderivano all’iniziativa. “Questa misura ha impegnato la gran parte dei fondi Pnrr del progetto Muvt – aggiunge Scaramuzzi – stiamo studiano il bilancio per capire se potremo rifinanziarla, ma la vedo difficile”.

Fonte: Bari today