La ZTL nel Quadrilatero della moda, che sarebbe dovuta partire a settembre ma è stata al momento rinviata, è “di fatto una ZTL anche oggi”, perché le auto e moto private che vi entrano sono in realtà molto poche.

Lo scrive l’Amat, Agenzia mobilità ambiente territorio, in un rapporto di aprile preparatorio per l’introduzione del provvedimento, più volte annunciato dall’amministrazione comunale. L’effetto sul traffico sarebbe quindi di disincentivare l’accesso “per quei pochi veicoli che attualmente compiono attraversamenti irregolari” o che vi restano per più di un certo tempo.

Secondo Amat l’area di via Montenapoleone e dintorni è di fatto già una zona a traffico limitato perché “gli schemi di circolazione vigenti e le ZTL poste immediatamente al di fuori del Quadrilatero inibiscono lo sviluppo di traffici di attraversamento”.

In altre parole arrivare al Quadrilatero in auto non è proprio così semplice, l’ingresso dei veicoli è già nei fatti disincentivato. Tuttavia, le sedi di consolati, le funzioni culturali presenti, i parcheggi in struttura (più di 1.200 posti) e naturalmente i tanti negozi d’alta moda sono comunque fattori di attrattività per chi si muove col proprio veicolo.

Secondo lo studio dell’Amat, nell’ora di punta mattutina entrano complessivamente meno di 1.500 veicoli, con maggioranza relativa di moto (che diventa assoluta, quasi il 65%, nell’ingresso di piazza Scala). La ricerca non distingue tra auto e taxi ma sottolinea che, nell’ingresso di via Bigli, molti veicoli provengono dalla corsia riservata di via Manzoni, da nord. Molti meno i veicoli in uscita dalla ZTL nella stessa ora di punta mattutina, dove spicca in particolare l’elevata percentuale di biciclette verso corso Venezia (dove c’è la pista ciclabile). Nell’ora di punta serale, invece, entrano nella ZTL (potenziale) meno di un migliaio di veicoli, prevalentemente auto e moto, con una quota notevole di biciclette da corso Venezia.

Lo studio più in profondità conferma l’aspetto di “ZTL naturale” del Quadrilatero, con due soli itinerari di attraversamento: ovest-est (da via Manzoni in via Bigli e via Sant’Andrea) e est-ovest (da corso Venezia in corso Matteotti, via Catena e piazza Scala). Il primo è effettuato soprattutto da veicoli privati (i taxi e le moto possono invece percorrere la corsia riservata di via Case Rotte), e accoglie una quota ridotta di traffico. Per il secondo, la componente maggiore è quella delle moto (300 unità nelle ore di punta mattutina e serale), ed è percorso regolarmente dai taxi. Sempre per l’itinerario est-ovest, Amat registra un’ottantina di auto private che potenzialmente diventerebbero irregolari.

Una ZTL in questo quadro, secondo lo studio di Amat, servirebbe soprattutto a definire finestre per il carico e scarico in modo da non determinare una congestione. Sempre in questo senso si potrebbe prevedere una obbligatorietà di prenotazione per i posti auto nei silos con conseguente ingresso in ZTL solo a fronte di prenotazione avvenuta.

L’amministrazione, in ogni caso, è determinata ad andare avanti. Il nodo principale è stabilire quanto tempo un veicolo può circolare nell’area prima di parcheggiare. Il Comune è orientato a concedere 15 minuti, ritenuti troppo esigui sia dai commercianti sia dal Ministero delle Infrastrutture, da cui dipende il via libera definitivo. Una volta attivata, la ZTL sarà operativa tutti i giorni, 24 ore su 24 (ancora allo studio le deroghe, ma sembra che i residenti dovranno registrare la loro targa), e andrà a inserirsi in un contesto di viabilità ridotta, tra piazza San Babila e corso Europa.

fonte: Milano today