Si continua a morire sulle strade di Roma come emerge dagli ultimi dati della polizia locale. Dal 1° gennaio sul territorio della Capitale (esclusi il Grande raccordo anulare e le aree extraurbane che non sono di competenza dei vigili) le vittime sono state 40 (l’anno scorso nello stesso periodo erano state 48). Elevato anche il numero degli incidenti stradali, 12mila quelli registrati fino allo scorso 15 maggio grossomodo in linea con l’anno precedente quando nei primi cinque mesi erano stati 14mila.
Il tasso di incidentalità più alto si rileva nelle arterie a grande percorrenza, in particolare: via Prenestina, via Cristoforo Colombo, via Casilina, via Nomentana, via Tiburtina, via Tuscolana, via Cassia, viale Palmiro Togliatti, via di Boccea, via Appia Nuova, via Salaria, via Aurelia, Via Flaminia e via Laurentina. Nelle prime dieci i sinistri hanno superato quota 200, nelle ultime quattro non sono mai scesi al di sotto di 100.
Tra le strategie messe in campo dal Comune per migliorare la sicurezza stradale la realizzazione di isole ambientali e Zone 30 con l’obiettivo di arrivare a 69 entro il 2030 (l’orizzonte temporale indicato dal Pums-Piano urbano della mobilità sostenibile). Sono otto quelle già completate o in fase di ultimazione: a Casal Bertone, Ostia Antica, Quadraro Vecchio, Terme Deciane, all’intersezione tra Tor de’ Schiavi e via dei Platani, in largo Millesimo, piazza dei Ravennati e viale Ratto delle Sabine. A breve partiranno le conferenze dei servizi per due interventi in via del Governo Vecchio e via dei Banchi Nuovi. In fase di approvazione le isole ambientali di Balduina, Trastevere, Colli Aniene e Torre Spaccata. Dal Comune sottolineano che a incidere sui tempi è un iter complesso che può durare anche un paio d’anni oltre al fatto che in alcuni casi sono i Municipi o i comitati dei residenti a opporsi per non rinunciare ai parcheggi (di recente è successo a Fonte Meravigliosa o per il black point di via Beccari).
Un altro strumento di deterrenza sul quale l’amministrazione sta puntando è l’installazione di rilevatori della velocità. Emblematico il caso della Galleria Giovanni XXIII dove, nel confronto tra il 2023 e il 2024, le violazioni sono passate da più di 175mila a poco più di 95mila, quasi dimezzate. In calo anche il numero degli incidenti: nel 2022 erano stati 28 ai quai se ne sono aggiunti 9 nei primi tre mesi del 2023 mentre da aprile a dicembre 2023, dopo l’entrata in funzione dei tutor, sono stati 12.
fonte: Corriere.it