La sindaca di Genova Silvia Salis ha annunciato l’avvio di un’“operazione verità” sulla gestione di AMT, dopo i primi risultati della due diligence affidata a PriceWaterhouseCoopers: per l’esercizio 2024 le perdite ammontano tra 46 e 74 milioni di euro, cui si aggiungono altri 25 milioni nel 2025, per un totale compreso tra 71 e 99 milioni di euro. “È la perdita più grande nella storia di AMT – ha dichiarato Salis – ed è necessario capire come si sia arrivati a questo punto, anche nell’interesse della città”.

Per affrontare la crisi, AMT presenterà istanza di composizione negoziata della crisi, procedura non fallimentare che consente di sospendere temporaneamente le azioni dei creditori e gli obblighi di ricapitalizzazione, dando tempo alla nuova governance per elaborare un piano industriale e salvaguardare il servizio.

La sindaca, insieme al vicesindaco Alessandro Terrile e al presidente Federico Berruti, ha confermato la volontà di mantenere pubblica l’azienda e di proseguire la gestione in house, rassicurando i sindacati sulla continuità occupazionale.

Tra le prime misure del piano anticrisi, atteso per metà ottobre, figura una revisione del piano tariffario basata su criteri ISEE, per recuperare il forte calo degli introiti (51 milioni contro i 73 previsti). In parallelo, il Comune stanzierà 8 milioni di euro aggiuntivi per aumentare il contratto di servizio, oggi pari a 27 milioni.

La due diligence ha inoltre evidenziato gravi criticità gestionali: sovrastima di crediti da multe, errata imputazione di fondi ministeriali e una situazione patrimoniale con 90 milioni di deficit netto, che richiederà una ricapitalizzazione dei soci attuali e futuri. In quest’ottica, si fa strada l’ipotesi di un ingresso della Regione Liguria nel capitale di AMT.

“Il 22 ottobre – ha concluso Salis – ci confronteremo con la Corte dei Conti. Non è una caccia ai responsabili, ma un atto di trasparenza dovuto ai cittadini: per ristabilire verità, fiducia e futuro nel trasporto pubblico genovese.”

Fonte: Genova24