Il capoluogo piemontese conferma il suo ruolo di avanguardia nella mobilità intelligente. Dopo il debutto del primo minibus a guida autonoma in Italia – in servizio sperimentale fino al marzo 2026 tra Campus Einaudi e corso Regina – Torino prosegue la trasformazione in Smart Road urbana grazie a 7 milioni di euro del PNRR, gestiti dal Dipartimento per la trasformazione digitale.

Nel quadro del progetto “Torino Living Lab”, si sviluppano tre grandi filoni:

  • Veicoli autonomi e robot-fattorini elettrici, dotati di locker per la consegna delle merci, in collaborazione con commercianti e corrieri.
  • Gemello digitale della città (digital twin) per simulare scenari di traffico, emissioni e politiche di mobilità sostenibile.
  • Servizi di trasporto on demand, come il bus notturno a chiamata per le zone meno servite, e sistemi di consegna robotizzata di farmaci.

Accanto alle tre sperimentazioni principali, 13 micro-progetti da 2 milioni complessivi introdurranno strumenti di monitoraggio ambientale e MaaS, analisi dei flussi alle fermate e ottimizzazione delle corse in base alla domanda reale.

Dal 2018 Torino dispone già di 35 km di Smart Road gestiti da 5T, con sensori, videocamere e semafori intelligenti che dialogano con i veicoli in tempo reale.

La navetta AutoMove, prodotta dall’azienda neozelandese Ohmio e gestita da GTT, è prenotabile via app Wetaxi e viaggia gratuitamente dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 16:30.

«Un giorno sarà normale vedere mezzi come questo circolare in città», ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo durante il viaggio inaugurale. Torino si conferma così un laboratorio urbano unico in Italia per la mobilità connessa, autonoma e sostenibile.

Fonte: Repubblica