L’assemblea dei soci di Amt Genova ha approvato il nuovo piano tariffario del trasporto pubblico locale, che entrerà in vigore da domani. Il provvedimento rientra nel piano di salvataggio predisposto dalla nuova dirigenza dell’azienda e rappresenta uno dei passaggi preliminari al piano di risanamento, atteso per il 24 novembre.

Il vicesindaco Alessandro Terrile ha sollecitato l’impegno congiunto degli enti territoriali e della Regione Liguria per garantire le risorse necessarie al rilancio: «I numeri ora li abbiamo, servono le risorse per salvare Amt».

La decisione ha registrato divisioni politiche: voto favorevole di Comune di Genova, Città metropolitana e Santa Margherita Ligure, mentre i Comuni soci di minoranza del Tigullio (Chiavari, Lavagna, Sestri Levante, Rapallo) hanno scelto di non partecipare al voto, criticando un processo «calato dall’alto».

Lo scontro politico resta acceso: da centrodestra arrivano accuse di scarsa trasparenza e di irregolarità procedurali, mentre la maggioranza progressista replica imputando alle precedenti amministrazioni la crisi aziendale e chiedendo chiarezza sul mancato monitoraggio della riforma tariffaria che ne ha aggravato la situazione.

In parallelo, da Roma arriva una notizia positiva: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato che Genova non dovrà restituire i 12 milioni spesi per la progettazione dello Skymetro, e che potrà reindirizzare circa 80 milioni di euro verso il nuovo tratto metropolitano Canepari–Rivarolo, rafforzando così il piano di sviluppo del trasporto pubblico locale.

Fonte: Repubblica