L’ultima edizione dell’European Shared Mobility Index di Fluctuo evidenzia cambiamenti significativi nel panorama della mobilità condivisa in Europa, con Londra e Parigi che emergono come attori chiave nella rapida espansione del bike-sharing.

Il rapporto mostra che nel 2024 c’erano 940.000 veicoli condivisi in tutta Europa, che hanno prodotto 640 milioni di viaggi e 2,1 miliardi di euro di entrate. Nonostante una diminuzione del 4% delle dimensioni totali della flotta, il numero complessivo di passeggeri è aumentato del 5% rispetto al 2023, guidato in gran parte dalla rapida espansione delle flotte di biciclette e da una crescente domanda di servizi di mobilità condivisa.

Londra e Parigi hanno cementato il loro status di principali hub per il bike-sharing in Europa: un viaggio in bicicletta condiviso su tre in tutto il continente ha avuto luogo in queste due città!

Solo Londra ha registrato 29 milioni di viaggi in bicicletta free floating nel 2024, per un terzo di tutti questi viaggi in Europa. Nel frattempo, il servizio Vélib di Parigi rimane il servizio di mobilità condivisa più utilizzato in Europa, con 49 milioni di viaggi nell’ultimo anno. La domanda di biciclette condivise ha portato a un aumento del 18% delle flotte di biciclette free floating, mentre il numero di passeggeri è aumentato del 58%.

Berlino rimane il più grande mercato europeo della mobilità condivisa in termini di dimensioni della flotta. Con quasi 59.000 veicoli condivisi, la capitale tedesca è leader sia nell’uso di scooter che di car sharing. La sua vasta rete di mobilità, combinata con un forte quadro normativo, l’ha resa un terreno di prova chiave per l’evoluzione delle politiche di mobilità condivisa.

Mentre il bike-sharing è in aumento, altre modalità di mobilità condivisa hanno visto un quadro più misto. Le flotte di scooter sono diminuite del 16%, riflettendo regolamenti più severi e offerte ristrutturate in diverse grandi città. Nonostante ciò, gli scooter rappresentano ancora il 47% di tutti i veicoli condivisi in Europa. Anche la condivisione dei ciclomotori è contratta, con un numero di passeggeri in calo del 17%. Al contrario, i servizi di car-sharing hanno mantenuto una crescita stabile, con un numero di passeggeri in aumento del 5% man mano che più città hanno integrato le auto condivise nelle loro strategie di mobilità.

L’indice europeo della mobilità condivisa sottolinea anche un cambiamento nel panorama competitivo. Nei primi anni della mobilità condivisa, gli operatori si sono concentrati sulla distribuzione delle flotte più grandi e sull’espansione il più rapidamente possibile. Ora, il successo dipende dal vincere le gare d’appalto della città, garantire partnership a lungo termine e dimostrare un’elevata qualità del servizio. Con le autorità cittadine che svolgono un ruolo crescente nel plasmare il mercato, gli operatori devono adattarsi alle normative in evoluzione, integrarsi più strettamente con le reti di trasporto pubblico e dimostrare il loro impegno per la sostenibilità.

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