Per molti il tram probabilmente evoca immagini del passato. Nato nell’800 e quasi cancellato in Italia dall’avvento dell’automobile, il tram vive da anni una nuova primavera in tutta Europa grazie ai suoi innegabili benefici: meno traffico, minore inquinamento e rivitalizzazione degli spazi urbani.Negli ultimi trent’anni, 25 città solo in Francia hanno riportato in vita i loro sistemi tranviari un tempo dismessi.

Il tram sembra infatti essere in grado di liberare lo spazio urbano dalle automobili, riqualificando e riconnettendo interi quadranti delle città, contribuendo così ad una radicale trasformazione dello spazio urbano verso un assetto più salubre e vivibile. Inoltre, il tram ben si integra con lo sviluppo e l’espansione delle Low Emissions Zone (zone a basse emissioni) che in tutte le città europee continuano a moltiplicarsi, raggiungendo elevati standard di riduzione dell’inquinamento come nel caso della ULEZ (ultra-low emissions zone) di Londra. Qui, dove vige il divieto selettivo di circolazione dei veicoli inquinanti, la domanda di mobilità dei cittadini potrebbe far
conto proprio su un vettore come il tram, mezzo completamente elettrico in grado di garantire zero emissioni sul posto, contribuendo così ad abbattere anche un’importante quota di emissioni climalteranti, unico segmento emissivo che in Europa sembra non accennare a diminuire.

Nuove tranvie in Italia

Sono previste in Italia complessivamente nuove tramvie per 250 km, il 63% in più rispetto a quelle attualmente in esercizio; il costo totale per realizzarle è pari a 5,4 miliardi di euro, in parte con fondi PNRR e in parte da altri finanziamenti. Impatti positivi e diffusi con una spesa contenuta se paragonati ai 15 miliardi di euro necessari per 3 km di Ponte sullo Stretto di Messina.

Le città italiane che puntano sui nuovi tram sono: Bologna, con un piano di espansione di 23,4 km di nuove tranvie, Palermo (64,2 km), Padova (30,3 km), Firenze (25 km), Bergamo (23,2 km), Milano (35,9 km), Brescia (23,2), Napoli (4,1 km), Cagliari (6,9 km) e Sassari (2,5). Roma poi punta a nuovi tram per 34,2 km con la tranvia Termini-Vaticano-Aurelio, in centro storico, il tram di viale Palmiro Togliatti, quello dalla Stazione Tiburtina a Piazzale del Verano e il tram Termini Tor Vergata.

I dati ci dicono poi che il tram sia anche un mezzo utilizzato ben volentieri dai cittadini: Firenze il 2024 ha registrato un boom d’utilizzo, con passeggeri oltre i 39 milioni cresciuto dell’11,8% rispetto al 2023. Anche a Padova, si registrano numeri importantissimi: con la linea Sir1 che trasporta 33.000 passeggeri al giorno, il 25% degli spostamenti su TPL sono effettuati con il tram.

Numeri che testimoniano non solo il successo del tram come alternativa ai mezzi privati, ma anche la crescente fiducia dei cittadini verso un sistema di trasporto urbano più sostenibile e funzionale.

Questi alcuni dei dati principali che emergono dal rapporto di Legambiente: “Il tram che fa bene allo spazio urbano”.

Dossier-Tramvie