Le stazioni ferroviarie si rifanno il look a iniziare da quella di Palermo Centrale che ha dovuto attendere più di vent’anni per veder partire i progetti di riqualificazione annunciati alla fine del 2000.Per Palermo Centrale è in corso un intervento da 8 milioni di euro al quale ne seguirà un altro, ben più imponente da circa 20 milioni per il quale i tempi, però, saranno più lunghi. I primi lavori, conclusi nello scorso autunno, hanno interessato le gallerie laterali con la sostituzione dei lucernai e la pulizia dei marmi. Nell’atrio scoperto sono state sistemate nuove sedute e spazi verdi. Già ammodernate la pensilina e la banchina dei binari 1 e 2, i lavori procedono nelle altre. L’intervento più complesso in corso è, però, quello di restauro dell’edificio storico inaugurato nel 1886,svolto in collaborazione con la soprintendenza ai Beni culturali. «I lavori – spiegano i tecnici – si concentrano sul recupero dei prospetti esterni, degli atri e dei sottoportici, inevitabilmente danneggiati dal tempo e dalle intemperie. Gli interventi interesseranno l’intero l’edificio, garantendo sempre la percorribilità degli accessi, passando dal prospetto prospicente via Balsamo per poi spostarsi su piazza Giulio Cesare e piazza Cupani, ripiegando infine su quelli più interni».

Per la seconda fase si dovrà aspettare che sia pronto il progetto definitivo. Previsti il miglioramento sismico del fabbricato storico, la completa riqualificazione dell’atrio di stazione, della biglietteria e dei servizi, la totale riconfigurazione delle aree esterne e dei collegamenti fra la stazione e il terminal bus. Soprattutto la realizzazione della copertura della corte alla testa dei binari che riprenderà lo stile dell’antica tettoia in ferro e vetro da 3.600 metri quadrati che fino al 1941 copriva i binari della stazione e che fu poi smontata per recuperare il ferro necessario allo“sforzo bellico” della seconda guerra mondiale.

Anche Palermo Notarbartolo, da anni un cantiere a cielo aperto, vede avvicinarsi la fine dei lavori da circa 5 milioni di euro per adeguarla al suo nuovo ruolo di snodo fra anello e passante ferroviario e di punto di interscambio con parcheggio, tram e linee di autobus. Secondo i dati di Mobiland e Rfi ogni giorno a Notarbartolo transitano 1.600 studenti e 13.600 persone che si spostano per lavoro.
È stato riqualificato l’intero fabbricato viaggiatori con la nuova facciata in vetro su piazza Boiardo, nuovi spazi interni e l’illuminazione a led di ultima generazione. Totalmente rifatto anche il sovrappasso con nuovi locali separati da vetrate. Rinnovate le scale mobili e riammodernata la banchina del binario 1 per renderla accessibile ai disabili. Mancano le ultime rifiniture e soprattutto l’apertura della scala mobile ai binari 4 e 5 che tutti i viaggiatori attendono da molto tempo.

fonte: Repubblica