Il Politecnico di Milano ha presentato l’Atlante italiano dei morti e feriti gravi in bicicletta, la più dettagliata mappatura dell’incidentalità ciclistica mai realizzata in Italia. Il progetto è stato sviluppato dal Competence Centre on Anti-Fragile Territories (CRAFT) del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU), sotto la direzione scientifica di Paolo Bozzuto.
CRAFT ha annunciato la pubblicazione, in versione beta, di cinque dashboard interattive per la consultazione e la visualizzazione dei dati sugli incidenti ciclistici, uno degli esiti principali del progetto pilota The Atlas of the Dead (and badly injured) Cyclists in Italy / Atlante italiano dei morti (e dei feriti gravi) in bicicletta.
La ricerca introduce una metodologia originale, basata sull’elaborazione dei microdati ISTAT sugli incidenti stradali con lesioni a persone. Il sistema di analisi ha permesso di isolare e studiare nel dettaglio tutti gli incidenti che hanno coinvolto biciclette, ricostruendo l’andamento dell’incidentalità dal 2014 al 2023 in ciascun comune italiano.
Le prime quattro dashboard analizzano il decennio 2014-2023, consentendo di visualizzare i dati per comune, provincia, regione o a livello nazionale.
La quinta dashboard, invece, mostra la geolocalizzazione puntuale degli incidenti del 2022 e 2023 — le uniche annualità con coordinate territoriali complete — rendendo per la prima volta possibile conoscere la distribuzione geografica degli incidenti ciclistici sull’intero territorio italiano.
Secondo Bozzuto, l’obiettivo non è solo fornire risposte, ma stimolare nuove domande e riflessioni:
“L’unica certezza è che della mobilità ciclistica, in Italia, sappiamo ancora troppo poco. Per questo abbiamo deciso di rendere pubbliche le dashboard: un contributo concreto a un dibattito costruttivo e uno strumento operativo per migliorare la sicurezza ciclistica.”
Le dashboard, accessibili liberamente online, rappresentano un importante strumento conoscitivo e operativo per cittadini, amministratori e tecnici, utile a individuare le aree più critiche e a pianificare interventi mirati per la sicurezza stradale e lo sviluppo della mobilità ciclabile in Italia.