Il mercato europeo dei veicoli commerciali registra nel 2024 andamenti contrastanti tra i diversi segmenti. Secondo i dati diffusi dall’ACEA (Associazione Europea dei Costruttori di Automobili), le immatricolazioni di furgoni sono aumentate dell’8,3%, mentre gli autocarri hanno subito una contrazione del 6,3%. In forte crescita, invece, il comparto autobus, con un incremento delle vendite del 9,2% e una netta accelerazione dell’elettrificazione del trasporto pubblico.
Le vendite di veicoli commerciali leggeri nell’Unione Europea hanno raggiunto 1.586.688 unità, con una crescita sostenuta nei principali mercati: Spagna: +13,7%, Germania: +8,4%, Francia: +1,1%, Italia: +0,9%.
L’aumento delle vendite è stato sostenuto da una domanda stabile nel settore logistico e dalle iniziative di rinnovamento della flotta con veicoli a minori emissioni.
Il diesel continua a dominare il mercato dei furgoni, con un aumento delle immatricolazioni del 10,5% e una quota di mercato dell’84,5%. In crescita anche le vendite di furgoni a benzina(+3%), che raggiungono il 6% del totale.
In calo, invece, le motorizzazioni alternative:
- Furgoni diesel: +10,5% (1.340.003 unità), con una quota di mercato in aumento all’84,5%
- Furgoni a benzina: +3%, con una quota del 6%
- Furgoni elettrici: -9,1%, quota di mercato scesa al 6,1%
- Furgoni ibridi: -4,8%, quota di mercato al 2%
L’elettrificazione del segmento furgoni rallenta, confermando le difficoltà di penetrazione delle motorizzazioni a batteria in un settore ancora fortemente legato ai motori termici.
Le immatricolazioni di autocarri nell’Unione Europea hanno totalizzato 327.896 unità, con una flessione del 6,3%rispetto al 2023. Il calo è stato più marcato per i veicoli pesanti (-8,5%), mentre gli autocarri medi hanno registrato un incremento del 5,6%.
Andamento nei principali mercati: Germania: -6,9%, Francia: -2,9%, Italia: -0,7%, Spagna: +12%.
La contrazione è dovuta in gran parte al rallentamento della domanda e alle incertezze economiche del settoretrasporti, con gli investimenti delle aziende che hanno subito una frenata.
Il diesel mantiene una quota di mercato dominante, rappresentando il 95,1% delle nuove immatricolazioni, nonostante un calo delle vendite del 6,2%.
I camion elettrici hanno registrato una contrazione del 4,6%, mantenendo una quota di mercato stabile al 2,3%. Tuttavia, si evidenziano differenze significative tra i vari paesi:
- Germania: +57,4%
- Italia: +115,2%
- Svezia: +59,6%
- Francia: -57,4%
- Paesi Bassi: -42,3%
L’elettrificazione degli autocarri procede a ritmi disomogenei in Europa, con alcuni paesi che accelerano e altri che segnano una battuta d’arresto.
L’Italia ha registrato una crescita record del +115,2% nelle immatricolazioni di camion elettrici, seguita da Germania (+57,4%) e Svezia (+59,6%). Tuttavia, cali significativi si sono registrati in Francia (-57,4%) e Paesi Bassi (-42,3%).
Il settore degli autobus è il comparto con la performance più positiva nel 2024, registrando un incremento delle immatricolazioni del 9,2%, per un totale di 35.579 unità.
Andamento nei principali mercati: Italia: +26,7%, Spagna: +10,3%, Francia: +2,2%, Germania: -2%.
L’incremento delle vendite è stato favorito dai finanziamenti europei per la transizione energetica nel settore della mobilità urbana.
L’elettrificazione del trasporto pubblico ha registrato un’accelerazione significativa, con un aumento del 26,8% delle immatricolazioni di autobus elettrici a ricarica. La quota di mercato di questa tecnologia è passata dal 15,9% al 18,5%.
L’Italia si è affermata come il mercato leader per gli autobus elettrici, con una crescita del 161,7%. Positivi anche i dati di Spagna (+17,5%) e Germania (+4,9%), mentre la Francia ha registrato un calo dell’11,4%.
Per quanto riguarda le altre alimentazioni:
- Autobus elettrici: +26,8%, quota di mercato al 18,5%
- Autobus ibridi: -16,1%, quota di mercato al 9,8%
- Autobus diesel: +11,1%, quota di mercato in aumento al 63,1%
L’Italia è diventata il primo mercato per gli autobus elettrici, con un aumento del 161,7%, seguita dalla Spagna (+17,5%). In Germania, il segmento ha registrato una crescita del +4,9%, mentre in Francia ha subito un calo del -11,4%.
fonte: Trasporti-Italia