L’Associazione Amici della Polizia Stradale aggiorna i dati sui pedoni morti dall’inizio dell’anno.

I morti nel 2025: mese per mese

Sono 148 i pedoni morti dal 1° gennaio, con 97 maschi e 51 femmine, di cui ben 73 avevano più di 65 anni, quasi la metà del totale. Sono stati 43 i decessi nel mese di gennaio, trentuno i decessi a febbraio. A marzo trentadue vittime. Ad aprile 19 decessi, con un trend in calo rispetto al 2024, quando in tutto il mese furono 24. Maggio chiude con 22 decessi, con tendenza in calo rispetto al maggio 2024 quando furono 36. Un decesso a giugno.
Complessivamente nei primi 5 mesi dell’anno 2025 sono deceduti 148 pedoni, a fronte dei 169 dell’anno 2024, con un calo del 12%.
Il Lazio a quota 26 decessi di cui ben 17 a Roma, poi la Lombardia con 23 decessi. Seguono la Campania con 12, l’Emilia Romagna con 11, Veneto e Sicilia con 10.

Investiti e uccisi sulle strisce pedonali

Gli investimenti mortali avvenuti sulle strisce pedonali sono stati complessivamente sessantasei dal 1° gennaio.
Nell’ultima settimana sei decessi tra gli utenti più vulnerabili. Dodici gli episodi di pirateria contati da ASAPS da inizio anno, con il conducente fuggito dopo aver investito il pedone.

L’Osservatorio ASAPS-SAPIDATA considera anche i decessi,  di cui si è appresa la notizia, avvenuti oltre i 30 giorni dal sinistro.  Perché sono sempre e comunque vittime della strada e dei comportamenti umani. Obiettivo è sempre quello di sensibilizzare tutti sui rischi che corrono i pedoni, sulle cause degli incidenti che vedono il loro coinvolgimento e soprattutto comunicare la localizzazione, con una mappa dei luoghi ove sono avvenuti gli incidenti. Il monitoraggio darà maggiori informazioni sulle località dove avvengono atti di pirateria stradale e i luoghi in autostrada dove a perdere la vita sono operai o automobilisti investiti dopo essersi fermati in emergenza.