Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), è il sistema di “sorveglianza” avviato nel 2006 con l’obiettivo di effettuare un monitoraggio a 360 gradi sullo stato di salute della popolazione adulta italiana.
Fra i temi indagati c’è anche la rilevazione della “mobilità attiva”. Per mobilità attiva si intende la scelta di andare in bicicletta o a piedi per recarsi al lavoro o a scuola o nei propri spostamenti abituali, in alternativa all’uso di veicoli a motore. Oltre che vantaggiosa per l’ambiente, la mobilità attiva offre la possibilità di raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e avere benefici sulla salute.
Dal 2014, PASSI ha inserito un modulo per rilevare la quota di adulti che usano la bicicletta e la quota di chi va a piedi per i propri spostamenti abituali, con il dettaglio del tempo e della frequenza impiegata (numero medio di giorni a settimana e di minuti al giorno). È possibile dunque stimare la quota di persone che pratica mobilità attiva, perché usano abitualmente la bicicletta o si spostano a piedi o fanno entrambe le cose.