Il 9° Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility, presentato a Roma nel corso della Conferenza organizzata dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility (promosso da MASE, MIT e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile), fotografa un settore ormai radicato nelle abitudini degli italiani ma in fase di trasformazione complessa.

Nel 2024 si sono registrati oltre 50 milioni di noleggi, con una previsione di 60 milioni nel 2025: una media di un noleggio per ogni cittadino. Tuttavia, diminuiscono i servizi e gli operatori: -26% di servizi attivi e -24% di operatori in tre anni. La flotta complessiva è scesa a 96.000 veicoli (-15%), ma per il 95% a zero emissioni.

L’offerta si concentra nelle grandi città: Roma e Milano generano insieme oltre il 50% dei noleggi nazionali, con 13,2 e 12,6 milioni di utilizzi rispettivamente. Ma 16 capoluoghi – tra cui Catanzaro, Reggio Calabria, Pesaro e Prato – sono usciti dalla mappa della mobilità condivisa, segno di una crescente disuguaglianza territoriale.

📊 Lo Sharing Mobility Index elaborato dall’Osservatorio individua Milano, Roma, Firenze, Bergamo e Torinocome le uniche città che offrono tutti i servizi (car, bike, scooter e monopattini).

  • Roma è prima per numero di noleggi totali.

  • Bologna e Firenze crescono più rapidamente.

  • Milano ha il maggior numero di veicoli per abitante.

  • Brescia guida per tasso di rotazione giornaliero.

🚗 Car sharing: comparto in difficoltà, con riduzione delle città servite e calo dei noleggi. Le auto ibride (38%) superano le elettriche (34,8%).
🚲 Bike sharing: continua a crescere (+26% dal 2022), 12,2 milioni di noleggi e forte aumento delle bici elettriche.
🛴 Monopattini: stabilizzazione sotto i 25 milioni di noleggi, ma prevista ripresa nel 2025 (+27%); calano però i servizi attivi (da 99 a 62).
🛵 Scooter sharing: domanda in calo del 23% nel 2024; Milano, Roma e Torino le città con più mezzi in flotta.

Gli incidenti nella micromobilità sono in calo: -7% per i monopattini, -54% per gli scooter, -67% per le biciclette.

💶 Il fatturato complessivo del comparto ha superato i 200 milioni di euro nel 2024, in crescita del 2%, trainato soprattutto da monopattini e car sharing free-floating.

🌍 A livello europeo, il 2024 ha segnato un record di 617 milioni di noleggi, trainati dal bikesharing station-based, con Parigi ai vertici per numero di utilizzi.

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha definito la sharing mobility «una leva fondamentale per costruire città più sostenibili e intermodali».
Per Raimondo Orsini, coordinatore dell’Osservatorio, «è tempo di un cambio di passo: servono incentivi, semplificazione normativa e integrazione con il trasporto pubblico».
L’assessore alla Mobilità di Roma Eugenio Patanè ha ricordato come il nuovo regolamento capitolino stia favorendo un uso sempre più intermodale della sharing mobility, «ormai parte integrante del trasporto collettivo urbano».

Il nodo centrale del Rapporto 2025:
nonostante la crescita della domanda, senza politiche di sostegno e integrazione con il TPL, la mobilità condivisa non sarà in grado di ridurre il numero di auto private, che nel 2024 ha superato 40 milioni di veicoli (701 ogni 1.000 abitanti).

L’Italia resta così un Paese ad alta motorizzazione, dove la sfida dei prossimi anni sarà passare dal “noleggio” all’integrazione, facendo della sharing mobility una colonna portante delle città sostenibili.