In precedenti articoli abbiamo visto che ISTAT ha recentemente diffusi i sugli incidenti stradali nel 2023, analizzando poi questi dati nel tempo, anche alla luce dell’obiettivo strategico approvato dall’Unione Europea di una “obiettivo  zero vittime della strada al 2050“, e successivamente i dati relativi alle strade urbane.

In questo articolo ci focalizziamo in particolare sui dati ISTAT che riguardano gli incidenti stradali avvenuti nei comuni capoluogo di città metropolitana (mancano i dati relativi a Cagliari e Reggio Calabria), che costituiscono una parte prevalente dell’universo seguito dall’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile.

Avevamo visto che a livello complessivo il numero di incidenti stradali – dopo il “crollo” del 2020 in concomitanza con la fase acuta della pandemia – hanno registrato una ripresa, avvicinandosi ai numeri del 2019. Nei grafici interattivi che seguono vediamo il dettaglio per singola città, da cui emerge che per alcune di esse il 2023 ha già superato il 2019 (Roma, Firenze, Bologna, Palermo, Catania e Venezia).

In termini di morti, declinando l’obiettivo di dimezzamento al 2030 dei numeri 2021, vediamo che alcune città la situazione è contraria, cioè i decessi a seguito di incidenti stradali sono aumentati: si tratta di Roma, Milano, Napoli, Palermo, Bologna, Firenze, Torino, Venezia e Bari.
Nel grafico interattivo che segue si può vedere i morti in relazione alla collocazione (conducenti e persone trasportate dei veicoli) e pedoni. Questi ultimi, considerato che la stragrande maggioranza degli incidenti riguarda veicoli, costituiscono la componente più a rischio. E nell’ultimo grafico si evidenzia come – deboli fra i deboli – il maggior numero di pedoni che ha perso la vita nel 2023 è costituito dalle persone con 65 o più anni.