Da corso Cavour a corso Italia, passando da corso Benedetto Croce o da una parte di viale Giovanni XXIII. Sono queste alcune delle strade cittadine che saranno rivoluzionate con la realizzazione del Brt, il sistema di trasporto urbano basato su bus completamente elettrici su precorsi preferenziali, che, però, porterà alla perdita di 2500 posti auto.
Il Brt, finanziato con 130 milioni di fondi del Pnrr, consentirà di raggiungere il centro cittadino da tre punti più periferici della città con quattro linee diverse. Che saranno naturalmente interne alla carreggiata stradale e che per questo in alcuni tratti seguiranno un percorso tracciato dove ora ci sono aree destinate al parcheggio delle auto. È il caso ad esempio di corso Italia, nella parte più vicina al centro cittadino (da via Quintino Sella sino alla stazione) dove i parcheggi a ridosso della linea ferroviaria delle Ferrovie Bari Nord spariranno per lasciare spazio alla corsie degli autobus. Stesso discorso per una parte di corso Cavour ( quella che comincia all’intersezione con via De Giosa), da una parte il parcheggio delle auto non sarà consentito per permettere il passaggio dei bus elettrici. E ancora altre novità riguarderanno piazza Massari, corso Vittorio Emanuele dove il passaggio della linea rossa porterà non soltanto al ridimensionamento dei posti auto ma anche delle attuali piste ciclabili. E ancora cambiando zona della città, posti auto saranno sacrificati al passaggio dei bus elettrici in corso Benedetto Croce (all’altezza del mercato), viale Della Repubblica, via Brigata Bari. Le linee del Brt passeranno anche da via Andrea da Bari, via Quintino Sella e via Piccinni dove però le corsie preferenziali sono già esistenti e dovranno essere riviste.
I disagi, legati alla perdita di posti auto, secondo l’amministrazione cittadina, saranno superati dalla frequenza delle corse e dalla riduzione dei tempi di attesa per i cittadini (in sette minuti, si stima, si arriverà in centro). Soltanto sul lungomare sud ( sino al ponte di Japigia), il progetto non prevede la doppia corsia destinata al transito delle vetture Brt, ma tratti dedicati con sensi di percorrenza alternati.
Le corsie preferenziali non saranno delimitate da cordoli, ma solo in alcuni casi come via De Giosa saranno utilizzate borchie in acciaio.
Lungo il tracciato delle quattro linee sarà installato un sistema di telecamere e sensori per evitare il transito abusivo delle corsie da parte delle auto. «Funzionerà come per la Ztl. gli automobilisti che attraversano il percorso riservato agli autobus saranno multati » dice l’assessore ai Lavori pubblici Domenico Scaramuzzi. Gli occhi elettronici fotograferanno automaticamente le targhe delle auto che per alcuni minuti invadono la corsia dei bus.
Il progetto del Brt nella sua esecuzione deve rispettare un cronoprogramma ben preciso. L’apertura del cantiere è prevista per aprile, i lavori (affidati ad una rti composta dalla Cobar e Mer Mec Ste srl) saranno avviati prima ai capolinea di viale di Maratona e via Aquilino. Il Brt coprirà una rete di 30 chilometri con una capienza di 60 mila persone al giorno.
fonte: Repubblica