La decisione ormai è presa: l’area della Ztl per accedere alla città vecchia sarà estesa anche alla strada che costeggia il Castello, mentre l’area del parcheggio di largo Santa Chiara verrà riservata esclusivamente ai residenti. Una rivoluzione annunciata dall’assessore alla Cura del territorio, Domenico Scaramuzzi, che diventerà realtà entro giugno. Il progetto del quale si era parlato già nei mesi scorsi era stato di fatto rimandato dall’amministrazione cittadina proprio dopo l’incontro con residenti, comitati e associazioni che avevano espresso perplessità. Ma alcune criticità emerse in queste settimane hanno accelerato il piano.

Le macchine parcheggiate spesso in divieto di sosta in viaFederico di Svevia (la strada che costeggia il Castello) rappresentano un problema, tanto che ad aprile aveva fatto scalpore l’immagine di un’autobotte dei vigili del fuoco e di un’ambulanza intervenute per le operazioni di soccorso per un principio di incendio e costrette a procedere in contromano proprio a causa della doppia fila. Non solo: via Federico di Svevia si è trasformata in una strada di accesso alla città vecchia dove auto, moto e furgoni continuano a transitare nonostante i divieti. Le telecamere al momento della istituzione della Ztl ( la zona a traffico limitato) sono state installate regolarmente, ma a differenza di quanto accaduto in altri varchi non sono mai state attivate. E così l’accesso è libero.

Con il piano del Comune a partire dalle 20 alle 7 la strada sarà accessibile soltanto ai possessori del permesso della Ztl. Il modello è quello già adottato nel varco di piazza Chiurlia. Chi transiterà su via Federico di Svevia senza essere residente nella città vecchia sarà multato. La novità porterà un altro provvedimento: la chiusura alle auto di strada Attolini, mentre l’area di largo Santa Chiara rimarrà riservata ai residenti nelle ore notturne.

Con questo il progetto il Comune prova a mettere mano quindi a una situazione, quella della viabilità in una strada, via Federico di Svevia, dove tra auto, furgoni, autobus e trenini turistici la situazione soprattutto nella stagione estiva diventa critica.

Fonte: Repubblica