Sono stati presentati questa mattina dalla vicesindaca e assessora alla Rigenerazione urbana Giovanna Iacovone, alla presenza del sindaco Vito Leccese, gli Stati Generali della Rigenerazione Urbana, il percorso di partecipazione civica voluto dall’amministrazione comunale per condividere una visione di futuro della città alla luce del periodo di “maturazione” che Bari sta attraversando, evolvendosi verso una città sempre più verde, più inclusiva e più giusta.

Il percorso sarà articolato attraverso incontri pubblici che si terranno in forma itinerante nei quartieri toccando le tematiche principali che strutturano le linee di mandato del sindaco e che caratterizzeranno l’azione di governo del territorio in questo quinquennio.

Gli Stati generali della Rigenerazione urbana si propongono, perciò, di riavviare la riflessione pubblica sulla trasformazione della città, che sta vivendo una stagione di grandi cambiamenti, a valle della pandemia e del contributo del PNRR, ad esempio con il progetto di rigenerazione delle aree di Costasud, con il parco della Rinascita nell’ex Fibronit e con il parco delle Arti nella Rossani oltre ai numerosi interventi già in corso e previsti. La città sta vivendo una fase importante anche in relazione al rinnovato slancio economico testimoniato dalla notevole attrattività che Bari sta sviluppando riguardo l’insediamento di aziende e il conseguente arrivo di nuovi lavoratori e abitanti, e la crescita esponenziale dell’incoming turistico che impatta anche sulla vita dei residenti.

 

Gli incontri in programma avranno il compito di focalizzare gli obiettivi per portare a compimento il lavoro del nuovo Piano Urbanistico Generale, ridefinendone il paradigma in modo che passi dall’espansione alla rigenerazione urbana, rimettendo al centro la questione climatica e i diritti dei cittadini più svantaggiati, delle periferie, dei servizi di prossimità, della cultura e dell’economia.

Per questo gli Stati generali della Rigenerazione urbana intendono rilanciare e rendere centrale il ruolo della partecipazione civica in uno scenario di grandi trasformazioni urbane, attraverso un processo che coinvolga le istituzioni presenti sul territorio, gli stakeholders, esperti del settore e il mondo delle professioni, i soggetti della cittadinanza attiva e i cittadini interessati al cambiamento della città.

 

“C’è stato qualcuno che ci ha rimproverato di un eccesso di partecipazione ma paradossalmente sono stato orgoglioso di aver ricevuto questo rimprovero, perché ho avuto modo di raccogliere in giro per la città l’entusiasmo e la voglia dei cittadini di partecipare alle scelte che l’amministrazione comunale è chiamata a fare – ha dicharato il sindaco Vito Leccese -. L’ho detto dal primo giorno, in un processo decisionale la fase dell’ascolto è la più importante per garantire la condivisione e l’impatto delle scelte che inevitabilmente influenzeranno il futuro della città. Oggi viviamo una città che fa ancora i conti con il suo passato, provando a ricucire ferite che si sono aperte negli anni del boom economico dell’edilizia, quando si sono consumati dei guasti urbanistici che ancora oggi è molto complesso recuperare. Noi ci stiamo provando, attraverso una lunga e complessa programmazione di interventi di rigenerazione e ricucitura che non possono prescindere dal tener conto delle nuove sensibilità e dall’ascolto di queste. Abbiamo certamente un punto di partenza, che è lo schema di PUG depositato agli uffici comunali dieci anni fa, ma sappiamo che in questi dieci anni il mondo è cambiato e, con esso, la nostra città. Sono cambiati gli stili di vita, la normativa nazionale ed europea, sono cambiate le priorità che Bari intende affrontare attraverso nuove prospettive di sviluppo ma anche affrontando le criticità che viviamo oggi. Per questo crediamo fortemente che oggi si debba ascoltare tutti i protagonisti della città per capire come la città stessa si è trasformata e come si può trasformare ancora tenendo sempre presente una nuova concezione dell’uso e della trasformazione del territorio di cui noi vogliamo essere portatori. È un’opera titanica. L’obiettivo che stiamo mettendo in campo è quello di far sentire tutti protagonisti del futuro di questa città, che dal punto di vista della qualità della vita e della bellezza paesaggistica e architettonica non ha nulla da invidiare ad altre città. Rianimare quel senso di appartenenza alla comunità ci può consentire di vincere sfide tanto impegnative quanto ambiziose. In questo contesto credo che gli Stati Generali della Rigenerazione Urbana siano l’occasione per tutti di partecipare alle scelte, orientandole anche, permettendo a Bari di dotarsi finalmente dello strumento urbanistico inteso non come uno strumento di trasformazione edilizia ma come strumento di rigenerazione sociale, culturale, economica, paesaggistica e urbana”.

 

Il percorso degli Stati generali della Rigenerazione urbana è strutturato in nove incontri pubblici itineranti in programma nei territori dei cinque Municipi che riguarderanno le tematiche cardine delle linee di mandato: la mobilità, l’ambiente, la città universitaria, la cultura e l’economia urbana, il diritto alla casa e l’urbanistica di genere.
Ogni incontro si aprirà con una presentazione introduttiva, a cura dell’amministrazione, sui piani/progetti recentemente realizzati e in corso, e verterà sulle prospettive di rigenerazione che interesseranno il territorio comunale nei prossimi anni, con interventi di esperti sui temi oggetto dell’incontro e sulle buone pratiche, per concludersi con una sessione di dialogo e discussione collettiva con gli stakeholders e i cittadini.

A tre degli incontri tematici si affiancheranno, negli stessi luoghi, tre laboratori dedicati ai bambini e alle bambine, finalizzati all’ascolto delle voci dei più piccoli attraverso attività ludiche, artistiche e laboratoriali, nel corso delle quali i giovani cittadine/i potranno esprimere bisogni e visioni utili al progetto di una città a misura di bambine/i.

Infine nei Municipi si terranno cinque laboratori di progettazione partecipata volti a informare la cittadinanza sulle trasformazioni in atto nei diversi quartieri e raccogliere contributi e proposte per definire interventi mirati di rigenerazione urbana nell’ambito territoriale di riferimento.