Il Comune recepisce le regole del nuovo Codice della strada. Casco, assicurazione e targa saranno obbligatori per i monopattini dopo il via libera alla riforma in Senato. Una rivoluzione che impatterà sul servizio sharing cittadino, che oggi conta 1.500 monopattini elettrici, ma anche sull’utilizzo privato del mezzo da parte dei cittadini. Le novità non mancano, ma il problema è come farle applicare. Nel solo 2023 a Bari sono stati registrati un milione 800mila noleggi di monopattini. I baresi hanno ben accolto l’esperimento sharing, insomma, ma ora dovranno allinearsi con quanto previsto dal Governo.

« È nostra intenzione — spiega l’assessore alla Mobilità sostenibile, Domenico Scaramuzzi — proseguire l’esperienza con le attività di noleggio dei monopattini elettrici, assolutamente positiva. Stiamo provvedendo alla definizione di linee di indirizzo per il nuovo avviso pubblico volto a migliorare l’erogazione del servizio dal punto di vista sia della sicurezza sia del decoro urbano » .

Targa, frecce di direzione, casco e assicurazione sono oneri importanti per le imprese che gestiscono il servizio di sharing. Ma qualcuno si sta già adeguando. E un’ipotesi al vaglio sarebbe un gancetto applicato sulla staffa anteriore del monopattino con un sistema di blocco in cui inserire il casco. Che è uno degli aspetti più problematici da gestire con i cittadini perché ci sarebbe il rischio che vengano rubati o danneggiati, come è già accaduto tante altre volte in città.

«Le autorizzazioni dei monopattini sharing attualmente disponibili in città scadono fra giugno e settembre — aggiunge Scaramuzzi — Il nuovo servizio partirà a ottobre 2025, quindi saranno prorogate le autorizzazioni per i mezzi che hanno scadenza a giugno. Il nuovo bando prevederà che in alcune zone della città ci siano stalli riservati, delimitati anche da segnaletica, nei quali il mezzo dovrà essere riconsegnato per terminare il noleggio ».

Il Comune modificherà il nuovo bando, le imprese dovranno rifare i conti. E qualche cittadino prevede di vendere il monopattino e comprarsi una moto, data la spesa dell’assicurazione.

«La norma prevede assicurazione, targa e casco obbligatori. Sui primi due ci deve essere un decreto attuativo nell’ambito dei prossimi sei mesi — commenta Michele Francione, direttore operativo e sviluppo dei monopattini targati Bit — Ciò significa che le società di sharing dovranno affrontare maggiori costi » .

Sulla stima della spesa, Francione azzarda: « Potremmo arrivare a spendere 200 euro per mezzo all’anno». Non munirsi di un sistema di protezione rappresenterebbe una grana per le aziende, poiché scoraggerebbe l’utilizzo dei monopattini sharing. « Una volta abbiamo provato a lasciare i caschi per 400 mezzi — ricorda ancora Francione — e sono stati rubati. Oltre al furto ci hanno danneggiato il lucchetto. Non è sostenibile né efficace. Inoltre per legge non è possibile portare persone o oggetti».

Incremento di costi e calo di incassi: è quello che preoccupa le aziende come Lime, Tier e Bit con il nuovo Codice, che impone, fra gli altri obblighi, il divieto di circolazione contromano e consente di percorrere soltanto strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 chilometri orari.

fonte: Repubblica