Si è tenuta questa mattina nella sala giunta di Palazzo della Città la conferenza stampa dedicata al progetto BRT – Bus Rapid Transit, un intervento strategico finanziato dall’Unione Europea con fondi Next Generation EU – PNRR, Missione 2 Componente 2, Investimento 4.2, per un importo complessivo di 159,1 milioni di euro.
A illustrare il progetto è stato Stefano Ciurnelli, ingegnere dei trasporti con lunga esperienza nella pianificazione della mobilità e consulente tecnico del PUMS della Città Metropolitana di Bari. Ciurnelli ha sottolineato come Bari stia “cogliendo un’occasione straordinaria” per investire in una mobilità pubblica moderna, accessibile e intermodale, in grado di rispondere ai bisogni delle persone di oggi e di domani: anziani, famiglie, persone con disabilità, giovani.
“Con il BRT – ha spiegato – stiamo progettando una città più giusta, più verde e più vivibile. Il successo del trasporto pubblico non si misura solo nella velocità, ma nella frequenza, accessibilità e affidabilità del servizio. Il BRT è il tassello mancante per connettere la rete urbana con quella ferroviaria, favorendo una mobilità a 15 minuti su scala metropolitana.”
Cos’è il BRT
Il Bus Rapid Transit è un sistema di trasporto pubblico elettrico ad alta capacità con corsie dedicate e priorità semaforica. A Bari sarà costituito da 4 linee (Blu, Rossa, Verde, Lilla), con 108 fermate, 83 pensiline tecnologiche, 24 km di rete stradale (per un totale di 60 km di percorsi) e 42 autobus elettrici da 18 metri, completamente accessibili.
Il progetto, in linea con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), prevede anche la costruzione di un nuovo deposito-officina, l’installazione dei sistemi di ricarica e il rinnovo completo della flotta Amtab, che entro tre anni sarà elettrica per l’80%.
Frequenza, efficienza e capacità
Il sistema BRT garantirà una frequenza media di 6,5 minuti nelle ore di punta (rispetto ai 15–40 minuti delle linee ordinarie) e tempi di percorrenza costanti grazie alle corsie riservate e alla precedenza semaforica.
Ogni linea offrirà oltre 4.000 posti/ora per direzione, consentendo di trasportare fino a 80.000 passeggeri al giorno e riducendo sensibilmente l’ingresso di auto in città. Secondo le stime, il BRT potrà evitare l’ingresso di circa 3.000 auto ogni ora, equivalenti a 7.500 veicoli l’ora nelle ore di punta in prospettiva di rete integrata.

Benefici ambientali
Il nuovo sistema porterà una riduzione significativa delle emissioni.
Eliminando 3.000 auto/ora dal traffico urbano, il BRT potrà tagliare in media 72 tonnellate di CO₂ l’ora, pari a oltre 470.000 tonnellate l’anno. Oltre ai benefici ambientali, si stimano vantaggi per la salute pubblica, la sicurezza stradale e la qualità della vita, grazie alla diminuzione dell’inquinamento acustico e atmosferico, alla riduzione degli incidenti e al recupero di spazio urbano per pedoni e verde.
Un modello sostenibile e inclusivo
Attivo in 90 città europee, il sistema BRT rappresenta una scelta strategica per il contenimento dei costi rispetto a tram o metropolitane, ma con analoghi risultati in termini di capacità e affidabilità. È un modello di trasporto rapido di massa a basso impatto che consente di garantire accessibilità universale, eliminare barriere architettoniche e rendere la città più equa e vivibile.
Le strategie di accompagnamento
Il Comune sta parallelamente sviluppando:
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un piano della sosta temporaneo, per mitigare gli impatti dei cantieri e riorganizzare le zone di parcheggio;
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un piano urbano dei parcheggi di lungo periodo, con aree di interscambio, parcheggi per residenti e per i grandi attrattori urbani, al fine di liberare spazio pubblico da restituire a pedoni e funzioni urbane.
Verso la Bari del futuro
Il progetto BRT si inserisce in una strategia più ampia di mobilità integrata che unisce trasporto pubblico, ciclabilità e percorsi pedonali, con l’obiettivo di rendere Bari un modello di eccellenza europea entro cinque anni.
Al centro resta il diritto alla mobilità: garantire a tutti – indipendentemente dall’età, dal reddito o dalle condizioni fisiche – la possibilità di muoversi liberamente, in sicurezza e senza impatti negativi sull’ambiente.
“Investire nel trasporto pubblico – ha concluso Ciurnelli – significa investire nel futuro della città e nella salute delle persone. È un atto di equità, di responsabilità e di visione collettiva.”