Agenti più impegnati nei quartieri e meno in ufficio. E più digitale: da settembre, al posto dei vecchi blocchetti cartacei per le multe, avranno il tablet: così il Comune di Bergamo risparmierà 60 mila euro all’anno per la carta. Polizia locale e Protezione civile si riorganizzano, sei mesi e mezzo dopo l’arrivo della nuova comandante, Monica Porta. Una riorganizzazione partita dall’input dell’amministrazione, convinta a porre l’accento sul presidio del territorio. Con due punti fermi: la visibilità del personale e servizi ad hoc per le diverse zone della città.

«La prima modifica — spiega la comandante Monica Porta — è che l’Unità operativa di Protezione civile sarà alle dirette dipendenze del comandante, che è anche il responsabile operativo della Protezione civile (finora, invece, dipendeva dal Pronto intervento, che era caricato anche da questa responsabilità ndr). In caso di emergenza, questa unità operativa viene supportata dal Pronto intervento». Poi ci sono gli uffici di staff che fungono da coordinamento di tutte le unità operative. C’è anche un team di comando, composto dal dirigente e da cinque ufficiali e ognuno di loro coordina un servizio. C’è quello della Direzione comando ufficio studi e formazione, il Coordinamento presidio del territorio e pianificazione servizi, il Pronto intervento, quello relativo alle Procedure sanzionatorie e il Servizio nuclei specialistici. «Questo team di comando — spiega la comandante — dovrà anche garantire una comunicazione dei flussi informativi con gli ufficiali direttivi delle singole unità operative, per assicurare coerenza operativa».

Il servizio Procedure sanzionatorie si occupa di verbali, illeciti e contenzioso. Anche in questo caso si stanno rivedendo le procedure di lavoro, anche per snellire alcune situazioni. «Quest’ufficio — spiega l’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni — si sta occupando anche della digitalizzazione dei verbali con Qr Code e Pago Pa. Da settembre ogni agente avrà a disposizione un tablet. Si potrà così risparmiare sulle spese postali». Sui tablet ci sarà anche un programma per la gestione degli incidenti. Tra i servizi specialistici, viene data rilevanza al Laboratorio analisi documentale e rilievi scientifici. «Pochissimi comandi in Italia vantano questa specificità — dice Monica Porta —. Vorremmo in futuro ampliarne le competenze specialistiche, cioè vorremmo che si occupasse anche del rilievo delle tracce in caso di reati e di incidenti mortali».

Angeloni pone l’accento sul legame tra le Unità mobili di quartiere e quelle territoriali. «Dovranno fare lo stesso lavoro, stare nei quartieri. E tutto questo — spiega — si può fare grazie a un’intuizione: togliere gli adempimenti amministrativi dei controlli delle residenze agli agenti che lavoravano nelle sedi territoriali, perché con quella mole di lavoro esaurivano la loro mansione. E poi, gli agenti che faranno accertamenti sulle residenze lavoreranno sui turni e non faranno più giornata: si allungherà la fascia per le verifiche, che durerà dalle 7.30 alle 19.30 e comprenderà anche il sabato mattina».

Cinque nuovi agenti, tutti giovanissimi (dai 22 ai 30 anni), saranno invece destinati alle Unità territoriali. Il 1° agosto verranno fatte altre due assunzioni e il comando valuterà dove impiegare questi agenti. «Mandare agenti nuovi nelle sedi territoriali — dice Angeloni — indica che si vuol investire su questo. Non ci andavano nuovi agenti da anni. La comandante e gli ufficiali esperti mi hanno spiegato che iniziare a fare l’agente in un’Unità territoriale consente di imparare a fare tutto».

fonte: Corriere.it