Mancano due dita di asfalto, l’impianto d’illuminazione, il guardrail al centro della carreggiata e altri piccoli ritocchi. Un mese al massimo, forse meno, poi la circonvallazione Fabriciano a Valtesse tornerà a correre dritta verso la prima delle due rotonde di Pontesecco. I lavori al sottopasso che si è reso necessario per l’attraversamento della seconda linea della Teb sono agli sgoccioli: entro fine febbraio sarà ripristinata la traiettoria della superstrada, che scenderà di circa quattro metri rispetto al sedime stradale incrociando il tracciato del tram sotto la nuova galleria artificiale. Gli operai sono al lavoro proprio in questi giorni per ricoprire i 75 metri del tunnel con una vernice marrone, lo stesso colore del corten, l’acciaio utilizzato per il rivestimento esterno del manufatto. Cambierà anche la prospettiva degli automobilisti: già adesso, transitando sulla circonvallazione in direzione di Ponteranica, il nuovo tratto di strada è ormai ben visibile.

Cronoprogramma alla mano, i tempi di costruzione dei 9,8 chilometri del tracciato della T2 sono al momento rispettati (il tracciato è lungo complessivamente 11,5 chilometri, ma i primi 1.700 metri sono in comune con la T1). «Ad oggi – spiega Giuliano Lorenzi, responsabile unico del procedimento – abbiamo completato il 40% dei lavori; da qui a giugno dovremmo raggiungere al 60%, per arrivare al 90% tra dicembre e le prime settimane del 2026».

«Oggi vediamo finalmente prendere forma il tracciato – dice l’amministratore delegato di Teb, Gianni Scarfone – e anche le situazioni di una certa complessità che abbiamo incontrato lungo il percorso sono state oggetto di progettazione costruttiva. I lavori stanno quindi procedendo come da previsioni».

Opera da 211,5 milioni di euro (finanziati per oltre 150 milioni dal ministero delle Infrastrutture), la seconda linea della Teb raggiungerà Villa d’Almè dalla stazione di Bergamo in 30 minuti; lungo il percorso sono previste 17 fermate (le prime quattro, compreso il capolinea, sono in comune con la T1) e sette parcheggi d’interscambio, per un totale di 513 posti auto a disposizione dei pendolari. Accanto ai binari correrà anche una pista ciclabile di dieci chilometri che, una volta terminata, andrà a collegarsi con i tanti percorsi dedicati alle due ruote già presenti in città e nei comuni dell’hinterland verso la Valle Brembana.

La strada sarà larga 12,50 metri e a una sola corsia per senso di marcia, come tutto il tratto di circonvallazione. Accanto ai binari del tram, sul lato a sud della ferrovia, passerà la pista ciclopedonale, che si congiungerà con il nuovo parcheggio, nei pressi del quale è previsto un attraversamento con semaforo. Dall’alto il tracciato della tranvia è ormai ben visibile dalla città verso il comune di Ponteranica; qui i lavori stanno procedendo con qualche ritardo e un po’ di disagi in più per gli automobilisti, «ma li supereremo e il cronoprogramma generale sarà rispettato, assicura Scarfone. Nel frattempo è già stato riassorbito anche il ritardo di qualche settimana causato dal cedimento di via Ponte Pietra durante l’alluvione del 9 settembre scorso, quando la piena del torrente Tremana fece letteralmente scoppiare l’asfalto proprio in corrispondenza con l’attraversamento dei binari.

«Quando avremo terminato di realizzare le opere civili con i muretti di contenimento della tramvia e della pista ciclabile, si potranno iniziare a posare, già da febbraio, l’armamento e gli impianti di linea – conclude Lorenzi – dopodiché si potrà pensare all’asfalto, al ballast (la massicciata del binario ferroviario, ndr), alle traversine in cemento e infine alle rotaie». Un anno e mezzo – oppure 18 mesi, per ragionare come si ragiona sui cantieri –, poi a luglio dell’anno prossimo le prime corse verso la Valle Brembana saranno operative.

fonte: Eco di Bergamo