A maggio, la Giunta Gori, dopo l’apertura del Parking Fara (il 4 aprile scorso), alla metà di quel mese anche via San Lorenzo era stata inclusa nella Ztl interna di Città Alta, così come piazza Mercato del Fieno: una scelta che (con l’entrata in vigore effettiva della zona a traffico limitato) avrebbe comportato la dismissione dei varchi di via San Pancrazio e Torre del Gombito e il loro spostamento a valle, all’intersezione con via Fara.
Questa nuova Ztl è rimasta in fase di «pre-esercizio» cioè con il controllo fisico da parte della polizia locale, mentre il controllo elettronico (il varco vero e proprio, con il sistema automatizzato per la lettura delle targhe e le eventuali sanzioni) doveva essere attivato dal 1° agosto.
Analogamente era prevista anche l’attivazione di un nuovo varco in via Pignolo Alta, a «protezione» della Ztl notturna già esistente.
L’avvio a pieno regime dei controlli elettronici per le Ztl di via San Lorenzo e di via Pignolo Alta è però rimandato.
La Giunta comunale ha deciso di slittare almeno a dopo l’estate, ritenendo necessaria ancora una«fase cuscinetto» per consentire una piena informazione alla cittadinanza ed evitare disguidi (multe) e disagi.
Un discorso a parte – ma su questo non erano ancora fissate scadenze ufficiali, quindi al momento nulla cambia – merita l’ipotizzato stop allo «scavalco» delle Mura. A seguito del Parking Fara, la Giunta Gori aveva infatti avanzato l’idea di inibire l’attraversamento di Città Alta sulla direttrice che da Porta San Lorenzo (Porta Garibaldi) conduce a Porta Sant’Agostino, rendendo permanente la Ztl da Valverde (e che al momento è attiva solo negli orari di chiusura di Città Alta. Lo «scavalco» viene utilizzato perlopiù da chi entra a Bergamo dalla val Brembana/Pontesecco e deve dirigersi verso il centro città o nei quartieri di Loreto e Longuelo (e viceversa, a seconda dei momenti della giornata), con una scorciatoia che consente di bypassare un certo pezzo di strada. Il Comune aveva calcolato anche il peso di questi flussi di traffico: su circa 25.500 «passaggi» giornalieri, circa 14.700 (sommando entrambe le direzioni) sono legati all’attraversamento, e quindi allo «scavalco», mentre 8.300 passaggi sono dovuti alle persone abilitate all’accesso alla Ztl e 2.500 ai visitatori.
L’estate non porterà con sé neppure altre nuove Zone 30. Anche in questo caso i princìpi restano, ma le tempistiche non sono immediate. «L’intenzione è di estendere le Zone 30 ad altri quartieri della città, ma non a breve», specifica il neo-assessore alla mobilità Berlanda. Da un lato c’è il fatto che già quasi il 60% delle strade di competenza comunali è ormai Zona 30, quindi con una copertura già ora capillare; le ultime implementazioni, in primavera, hanno riguardato alcune aree dei quartieri di Grumello, Carnovali, Redona, Valverde-Valtesse e Conca Fiorita. Dall’altro lato, alcuni cantieri in corso non permettono un intervento immediato: «Alcuni quartieri dove si può ragionare sulle Zone 30 sono attualmente interessati da opere pubbliche e cantieri, ad esempio quelli per la posa del teleriscaldamento – conclude Berlanda -: intervenire adesso su quelle aree anche per la segnaletica delle Zone 30 non è possibile».
fonte: Eco Bergamo