A Bologna è in fase di definizione un accordo per la promozione della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile, legato al progetto “Bologna Città 30”, che introduce il limite di velocità di 30 km/h nelle strade urbane del capoluogo emiliano.

L’intesa coinvolge il Comune di Bologna, la Fondazione Rusconi Villa Ghigi per l’Innovazione urbana e due realtà del gruppo Unipol (Fondazione Unipolis e Unipoltech). Lo riferisce la Dire.

Il monitoraggio riguarderà 65 strade cittadine e 10 itinerari principali, con estrazioni di dati che avverranno sei volte l’anno fino al 2027. Tra le informazioni raccolte, ci saranno velocità media, numero di incidenti e comportamenti di guida aggressivi. L’obiettivo è quello di sviluppare modelli di mobilità sicura, distinguendo tra orari diurni e notturni, giorni feriali e festivi, per comprendere meglio le dinamiche del traffico cittadino.

Un protocollo, valido fino al 31 agosto 2027, che sarà sottoscritto nei prossimi giorni. In particolare, la Fondazione Unipolis si impegnerà a promuovere il progetto a livello europeo, sfruttando la sua partecipazione all’European Transport Safety Council (ETSC), e a sensibilizzare le scuole superiori di Bologna su queste tematiche, esplorando possibili collaborazioni.

Unipoltech, invece, fornirà gratuitamente al Comune e alla Fondazione i dati raccolti dalle scatole nere installate sui veicoli assicurati dal gruppo Unipol. Questi dati, forniti in forma anonima e aggregata, serviranno per analisi e ricerche volte a migliorare la mobilità urbana.

I dati saranno estratti, ogni volta per 15 giorni, per sei volte all’anno dal 2024 al 2027; per effettuare un confronto, riguarderanno anche altrettanti archi temporali riferiti al 2022 e al 2023.

Si prevede la distinzione dei dati tra orari diurni (6-22) e notturni (22-6), giorni feriali e festivi, direzione di marcia.

Si analizzeranno la velocità media, mediana e massima ma anche il numero di incidenti (divisi per livello di gravità) nonchè lo stile di guida “aggressivo” (in base all’indicatore “harsh”, che considera le frenate e le accelerate brusche).

fonte: Bologna today