Sono sostanzialmente conclusi i lavori della Linea Rossa del tram in via Ugo Bassi.
Dal prossimo lunedì 14 aprile, il cantiere smobiliterà per lasciare spazio a una strada completamente riqualificata sia in superficie, con la pavimentazione di basoli restaurati solcata dai binari, sia sotto il piano strada, dove corrono le nuovissime reti dei sottoservizi (tubature di acqua, luce, gas e reti digitali).
Terminati gli ultimi interventi in programma – concentrati nel tratto tra via Venezian e via Indipendenza –, via Ugo Bassi sarà al momento percorribile solo per pedoni e biciclette, mentre il traffico privato autorizzato, e in particolare il trasporto pubblico, dovranno attendere ancora qualche giorno, fino al 23 aprile, per consentire la completa maturazione dei materiali impiegati e quindi la carrabilità del tratto di strada.
Si chiude così una cantierizzazione complessa – la prima in centro storico – che ha interessato progressivamente dal giugno 2024 tutta la via, progettata e condotta per ridurre al minimo gli inevitabili disagi per i cittadini e le attività commerciali.
La fine dei lavori in Ugo Bassi è un passaggio cruciale per il sistema della viabilità cittadina, che crea le condizioni per avviare un altro cantiere del tram strategico per il centro storico: quello di via San Felice, nel tratto compreso tra via Riva di Reno e via dell’Abbadia (esclusi gli incroci).
Dal 23 aprile quindi gli autobus ritorneranno a percorrere via Ugo Bassi in concomitanza con la chiusura di via San Felice e la contemporanea chiusura di un tratto di via Indipendenza (compreso fra l’asse Del Monte/Manzoni e l’asse Marsala/Volturno). Nel tratto di Indipendenza compreso tra Volturno/Marsala e Irnerio/Mille rimarrà disponibile una corsia in direzione periferia.
“Un altro tratto importante di strada: con la conclusione dei lavori in Ugo Bassi e ora l’avvio di quelli in San Felice ci avviamo verso la conclusione dei lavori del tram. Da lunedì i cittadini e le cittadine potranno ammirare la riqualificazione di una delle vie più importanti del centro storico. Chiediamo ancora alla città poco più di un anno di pazienza per i disagi che inevitabilmente ancora ci saranno in questo 2025 e nella prima parte del 2026, ma siamo sicuri che questa attesa sarà premiata e ci restituirà una Bologna più bella e con una mobilità finalmente di livello europeo.”