Un nuovo grido di denuncia quello lanciato dal comitato Bologna30, che si prepara a lanciare un nuovo flashmob, che si terrà sabato 24 maggio in uno dei luoghi simbolo del progetto Città 30, ovvero in via Murri, più precisamente all’altezza del civico 49. Una manifestazione che nasce dopo gli ultimi incidenti che hanno coinvolto gli utenti vulnerabili della strada e per cui viene chiesto di fare di più.

«Una tragedia che si ripete, una responsabilità che non può più essere rimandata. Solo nell’ultimo mese una persona a piedi e una in bicicletta sono state investite e ferite in modo gravissimo sulle strade di diversi quartieri della nostra città», si legge nel comunicato di Bologna30. La rete è pronta tornare a manifestare contro il Comune, reo di non fare abbastanza per garantire la sicurezza. «A febbraio e aprile come Bologna30 abbiamo incontrato il Comune. Abbiamo chiesto dati, portato proposte e priorità, offerto collaborazione. Ci era stata promessa una roadmap di azioni concrete per la Città 30. Ma dopo mesi, non abbiamo ricevuto nulla. E intanto continua ogni giorno la violenza stradale».

Il flashmob prenderà il via alle ore 12 di sabato. Il luogo scelto è Via Murri, in quanto: «strada emblematica della Città 30 incompiuta. Qui, come in tante altre strade della città, i guidatori di auto, moto e bus sfrecciano ben oltre i 30 km/h, non ci sono rallentatori fisici di velocità, i controlli dei vigili sono spariti un anno fa, la ciclabile è stretta, discontinua e poco visibile. Mentre gli abitanti del quartiere reclamano da anni interventi mai realizzati». Sulla pagina Facebook dedicata all’evento si possono leggere anche le principali richieste di Bologna30. Tra le principali il ripristino dei controlli sulle strade a 30 Km/h, l’attuazione in interventi fisici come dossi e rialzi a partire proprio da via Murri e Massarenti, l’estensione del limite dei 30 ad altre vie come Toscana ed Emilia Levante (obiettivo previsto dal piano approvato dalla giunta già nel 2023). 

Fonte: Corriere.it