È durato due giorni l’annunciato decreto che doveva risolvere l’annosa questione dell’omologazione degli autovelox, stoppando così le diverse interpretazioni che finora hanno aperto la strada ai ricorsi. Ieri il ministero dei Trasporti ha infatti annunciato che ha sospeso il provvedimento che stava inviando a Bruxelles, su iniziativa dello stesso ministro Matteo Salvini, perché sono «necessari ulteriori approfondimenti».
Ma lo stop al decreto che avrebbe fatto da argine ai ricorsi dei cittadini multati non scompone il Comune. « Noi riteniamo di essere nel giusto e continueremo aopporci ai ricorsi » , spiega l’assessore alla Mobilità, Michele Campaniello.
La vicenda è tortuosa e si fonda su alcune sentenze della Cassazione dell’anno scorso che, in sostanza, ritengono illegittime le multe fatte dai velox solo autorizzati e non omologati dal ministero. Interpretazione che ha aperto la strada a una valanga di ricorsi in tutta Italia, compresa Bologna. Per questo venerdì è stato annunciato un decreto che avrebbe reso legittimi tutti gli autovelox introdotti a partire dal 2017, come sono tutti quelli attivi su Bologna. Solo che Salvini, anche dopo una serie di critiche al provvedimento, ieri ha deciso di bloccare tutto.
« L’ennesima occasione persa dal ministero per fare chiarezza», ragiona l’assessore Campaniello, secondo cui questa decisione non dev’essere interpretata come un “liberi tutti”, perché il Comune continua a ritenere di essere dalla parte del giusto. « Ma non lo dico io, lo dice un parere dell’avvocatura dello Stato chiesto dal ministero dell’Interno e dei Trasporti, che spiega che approvazione e omologazione sono la stessa cosa — spiega — Per cui a prescindere dal decreto noi riteniamo di essere a norma e ci costituiremo in giudizio contro i ricorsi sostenendo questa tesi». Il blocco del decreto, continua, « francamente mi lascia molto perplesso, perché avrebbe messo fine a questa incertezza».
Fonte: Repubblica